Dettatura telegrammi di Poste Italiane. Un servizio telefonico pubblico a pagamento messo a disposizione di chi ne ha bisogno, magari impossibilitato ad uscire di casa o dal lavoro per recarsi nel più vicino ufficio postale (a fare la coda per chissà quanto tempo…).
Il problema è che tale servizio funziona male, molto male: risponde alla chiamata, ma solo con una vocina registrata che ti lascia in attesa per un’enormità di tempo. “La preghiamo di attendere in linea. Sarà messo in comunicazione con il primo operatore disponibile”, ripete la registrazione per 5 minuti, per 10 e ancora 15, 20, 25, 30 minuti e poi all’infinito fino a che l’utente, rodato a tutti gli attacchi di nervi possibili ed immaginabili, riaggancia. Dopo un po’ riprova, ma le cose non cambiano.
Esiste anche la possibilità di utilizzare il servizio online di Poste Italiane, qualcuno potrà obiettare, ma per pagare serve una carta di credito (o Poste Pay) che non tutti hanno a disposizione o che – se ce l’hanno - non si fidano a far circolare sul web. Molto meglio e più semplice la telefonata al 186, in teoria, ma nella pratica nn è difficile incorrere in casi come quello che vi abbiamo descritto e a cui abbiamo assistito personalmente.
Doverosa, da parte nostra, la segnalazione pubblica raccogliendo la protesta dell’utente girando a chi di dovere una spiegazione – se mai ci sarà – di come sia possibile un tale disservizio.