"Il canale Ventena ha da sempre problemi di affossamento della sabbia che negli anni non sono mai stati risolti". Queste le parole dell'Assessora al Demanio, Claudia Gabellini, in merito alla vicende del dragaggio dell'alveo del torrente cittadino. "Abbiamo ritenuto - continua l'Assessora - fosse una priorità di questa Amministrazione intervenire per trovare una soluzione e sin dal mese di dicembre, appena insediati, abbiamo organizzato tavoli di confronto con gli operatori, i privati ed il Circolo Nautico, per capire lo stato di fatto e cercare una soluzione al problema. Questo, nonostante il comune di Cattolica non abbia titolarità giuridica dell'area, essendo affidata agli operatori privati tramite concessione regionale". L'Amministrazione Comunale, intende, così fare chiarezza sulle notizie del mancato dragaggio apparse in questi giorni sulla stampa locale.
COMUNE FACILITATORE E PORTATORE DEGLI INTERESSI DI TUTTI. "Cattolica ha da subito cercato di fare da facilitatore iniziando ad interloquire con la Regione, perché, come rappresentato anche nel programma politico, riconosciamo la strategicità dell'area e vogliamo continuare a sostenere l'importanza del sito e del canale Ventena per tutti gli operatori dal circolo nautico, che usufruisce dei posti barca, ai bagnini, agli alberghi, alla motonave". Proprio per far seguito all'impegno l'Amministrazione ha stanziato delle somme a bilancio. "Il comune di Cattolica - spiega la Gabellini - ha cercato di farsi parte attiva per realizzare almeno una parziale pulizia del primo tratto dell'alveo prevedendo delle somme a bilancio, circa 27mila euro. Per capire, però la portata dell’intervento nella sua interezza, bisogna considerare che l’Amministrazione aveva richiesto un finanziamento regionale pari a 240mila euro. Ad ogni modo, si sono susseguite nuove direttive ministeriali che hanno fatto slittare le autorizzazioni troppo avanti nel tempo arrivando in piena stagione estiva". Pertanto il Comune, vista la tempistica e le osservazioni giunte dagli operatori degli stabilimenti balneari, non favorevoli ad un intervento a stagione avviata, ha preferito sospendere al momento la pulizia del canale.
NESSUN PROBLEMA AMBIENTALE E DI SICUREZZA. "L'intervento che prospettiamo - continua la Gabellini - sarebbe sistematico ed importante ed è quindi impossibile prescindere da una partecipazione attiva della Regione, la quale però dai primi colloqui avuti non ha rilevato particolari problemi ambientali o di sicurezza per poter intervenire con un dragaggio. La nostra volontà è prima di tutto quella di portare avanti questo confronto e di continuare a lavorare per valutare un intervento sistematico e nel lungo periodo trovare una soluzione migliore rispetto a quella attuale e a quella prospettata negli anni passati".
TAVOLO DI CONFRONTO APERTO. "Sarebbe auspicabile - conclude la Gabellini - trovare insieme alla Regione ed ai privati una soluzione strutturale per evitare che ogni anno si ponga il problema, in quanto, come abbiamo visto, piccoli dragaggi risultano del tutto parziali e non risolutivi. Sappiamo bene che un intervento parziale sarebbe poco utile e non risolutivo in questo periodo, oltre che dannoso, ma il nostro interesse è quello di cercare di venire a capo del problema e continuare ad avere un tavolo aperto che finora nessuno era riuscito ad ottenere".