Nella serata di ieri due poliziotti della Questura di Rimini hanno arrestato due giovani albanesi per il reato di detenzione di eroina ai fini di spaccio. Gli agenti, nella zona del parco Marecchia, in prossimità del Ponte Tiberio, notavano tre giovani nascosti tra la vegetazione. In virtù del fatto che in tale zona era stata segnalata dai residenti un’attività di spaccio, l’ufficio U.P.G.S.P. della Questura di Rimini, aveva inviato due dei suoi uomini in bici in abiti civili. Così vedevano un ragazzo che si avvicinava al gruppo dei tre giovani e dopo aver parlato con loro, uno dei tre, poi identificato per E.H., si allontanava e si portava all’ingresso del parco continuando ad osservare in giro. A quel punto uno dei due poliziotti senza destare sospetto si allontanava e cercava di avvicinarsi al gruppo senza farsi scorgere per vedere più da vicino cosa stessero facendo e proprio durante questa fase, E.H., capendo che l’altro operatore era un appartenente alla Polizia urlava: “POLIZIA, POLIZIA, POLIZIA”. Così facendo richiamava la loro attenzione per farli allontanare celermente dato che erano stati raggiunti da un giovane acquirente. Grazie alla sua pluriennale esperienza operativa l’altro poliziotto, prima ancora che il collega venisse scoperto, era stato in grado di notare che uno dei 3 giovani spacciatori, K.D., riceveva in mano del denaro dopo la consegna di un involucro di cellophane di colore bianco al giovane acquirente. Durante lo scambio l’operatore si qualificava ed intimava l’ALT. Vistosi scoperto, il ragazzo, che stava cedendo la sostanza, gettava l’involucro di cellophane tra la vegetazione (successivamente recuperato dall’operatore) ed insieme agli altri due si dava alla fuga. Ambedue gli agenti si cimentavano in una avventurosa fuga tra la vegetazione del parco, ma grazie alla loro prestanza fisica riuscivano a fermare due dei tre spacciatori. Determinante per catturare uno dei due è stato anche l’intervento del Dirigente dell’UPGSP, il quale dalla radio del suo ufficio, sentendo dell’intervento, non esitava a lasciare le proprie attività per aiutare i suoi uomini ad arrestare questi spacciatori. Una volta fermati i due soggetti sono stati identificati e perquisiti. A seguito della perquisizione addosso agli spacciatori sono stati rinvenuti più di 1000,00 Euro, 4 cellulari, 2 gg di eroina, e diverse buste di plastica del tipo utilizzato per il confezionamento delle dosi I giovani non sono stati in grado di fornire spiegazioni né sul denaro in loro possesso, data la mancanza di un lavoro, né sulle ingenti somme di denaro rinvenute.