Il 29 e il 30 maggio avvio ufficiale del progetto BLUESLINKS, finanziato nel programma Interreg Italia-Croazia, con il meeting di lancio che si è svolto a Cesenatico, presso il Grand Hotel Da Vinci. BLUESLINKS ha la finalità di promuovere processi di innovazione e specializzazione intelligente nei settori della Blue Economy con azioni rivolte a identificare i bisogni emergenti nei settori dell'economia blu, migliorare l’innovazione e il rapporto con la ricerca nelle imprese target del progetto - quali acquacoltura, piccola pesca, pescaturismo, nautica e connessi - e favorire l’incontro tra domanda/offerta tra PMI e persone in cerca di lavoro nella Blue Economy. La partnership di progetto è composta da enti dei territori italo croati: oltre a DELTA 2000, capofila di progetto, gli altri partner di progetto sono 7. Per la parte italiana, il Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani di Pordenone, Confcooperative Veneto, Gruppo di Azione Costiera FLAG Costa dei Trabocchi e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell'Università del Salento di Lecce. Dal lato croato, i partner sono: l’Università di Dubrovnik, l'agenzia di sviluppo della Contea di Zara - ZADRA NOVA e l'Associazione per la protezione della natura e dell'ambiente e la promozione dello sviluppo sostenibile ARGONAUTA.
Il primo giorno, 29 maggio, è stato dedicato ad un incontro di coordinamento tra i partner per fare il punto sulle attività da svolgere e definire gli aspetti operativi e tecnici per l’avvio del progetto. Al termine della giornata il gruppo ha fatto visita alla città di Cesenatico e al Museo della Marineria.
Nella giornata odierna i partners di progetto hanno invece avuto l’opportunità di confrontarsi con due casi di buone prassi nell’ambito della blue economy attraverso una visita studio ai laboratori e ai percorsi formativi e di apprendimento dell’Università di Bologna presso la sede del Dipartimento di Cesenatico e alla Casa del pescatore di Cesenatico
Il progetto BLUESLINKS, che formalmente è iniziato il 1° aprile e si concluderà a fine settembre del 2026, intende dunque affrontare alcuni dei problemi che incontrano le imprese dei settori tradizionali della Blue Economy quali la necessità di innovazione, il sostegno allo sviluppo di nuove competenze e capacità professionali, una maggior collaborazione tra il mondo della università, della ricerca e quello delle imprese, obiettivi da raggiungere attraverso una serie articolata di azioni. Le fasi iniziali prevedono la costituzione di una rete "Innovation Hub Network" nei settori della Blue Economy e dei lavori marittimi ed attività di indagini e analisi dei fabbisogni, scambio di buone pratiche ed esperienze innovative delle piccole e medie imprese anche attraverso la realizzazione di focus groups. Queste attività sono propedeutiche all’identificazione di un piano di azione che porterà alla realizzazione di attività di informazione e supporto alle imprese per favorire percorsi di sviluppo innovativo. Per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro saranno inoltre realizzati eventi quali attivazione di uno sportello informativo, organizzazione di hackathons competitions e career days.Per tutta la durata del progetto sono inoltre previste azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento rivolti alle scuole e alle giovani generazioni, attraverso momento informativi e study visits.
“Si tratta di un progetto transfrontaliero molto importante – dichiara il consigliere delegato del Gal Delta 2000 Mauro Conficoni -. E vorrei sottolineare non solo gli aspetti legati alla pesca e al turismo, di cui si è parlato molto già in questo meeting iniziale: un altro comparto che potrebbe avere nuova linfa da questo progetto è la nautica da diporto, che nella riviera romagnola ha una grande tradizione ma vive oggi una situazione di crisi, o comunque una fase di transito anche generazionale che ha bisogno di stimoli e prospettive”.
Nella foto, il gruppo di lavoro di Blueslinks durante il meeting di apertura a Cesenatico