L'azienda GEAT, Gestione Servizi per l'Ambiente e il Territorio, partecipata oltre al 99% dal Comune di Riccione ha chiuso con un ottimo risultato il Bilancio 2019 con un aumento dei ricavi per un 17%. Rispetto all'esercizio del 2018, i ricavi nel 2019 sono stati in totale 10 milioni 461.695 euro, con aumento, appunto, del 17 per cento. Un risultato raggiunto grazie soprattutto ad un numero maggiore di competenze acquisite presso gli Enti soci che sono i Comuni di Riccione, Misano, Morciano e Cattolica. L'utile di esercizio 2019 è pari a 3 milioni 694.653 euro, e comprende la vendita della metà delle azioni Hera, detenute in portafoglio, e un risultato di gestione sull'attività (più 67 mila euro).
"Il 2019 per Geat è l'anno della riscossa, perché per la prima volta nella sua storia, iniziata 50 anni fa, e dopo tante trasformazioni, ha avuto un risultato di gestione positivo - ha detto l'assessore al Bilancio del Comune di Riccione, Luigi Santi -. La gestione dei servizi è stata efficiente e si chiuse in positivo a prescindere da dividendi o da rendite finanziare. Ho lavorato fin dall'inizio del mandato in Giunta affinché questa società si potesse auto-sostenere e questo dimostra che ci siamo riusciti. Chiudere il bilancio con un più 17 per cento, significa che abbiamo dimostrato che Geat non ha bisogno di fonti finanziarie per avere il segno più, ma bastano le gestioni dei servizi a creare l'equilibrio di Bilancio. Tutto questo si traduce in maggiori servizi per i cittadini e vantaggi economici per l'azienda, specialmente per quello che riguardano i minori costi sostenuti per la gestione delle case popolari".
Dal primo gennaio di quest'anno e per i prossimi 10, la Geat è stata incaricata della gestione delle palazzine ex Acer. Inoltre i contratti di servizio di Geat riguardano la gestione del verde pubblico, la manutenzione strade e patrimonio immobiliare, cimiteriali, gestione dei servizi pubblicitari, pubbliche affissioni e Cosap, lotta antiparassitaria e gestione edilizia residenziale pubblica, emergenza abitativa e affianca i Comuni nella valorizzazione del patrimonio. La Geat ha 57 dipendenti, compresi interinali, e durante il lockdown le sue attività non si sono mai totalmente fermate tanto che non c'è stata la necessità del ricorso alla cassa integrazione.