La storia si ripete di tanto in tanto. Questa volta, nel caso in specie, sono undici le misure cautelari disposte dal Gip del Tribunale di Rimini, per una indagine partita dal P.M. Davide Ercolani, portate avanti dai Carabinieri del Nas di Roma, che hanno poi eseguito anche i relativi provvedimenti cautelari. Il lavoro investigativo svolto, porta capi di imputazione pesanti sulle teste degli indagati. Come l'associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti, in alcuni casi ad alto effetto stupefacente. Quindi importazione dall’estero di sostanze dannose per la salute pubblica, con autoriciclaggio. Tre persone sono state fermate e quindi arrestate dalle forze dell'ordine. Si tratta di una indagine molto solida tra Italia e San Marino. Mosse identiche accuse anche per altre otto persone indivudate, per le quali è scattato l’obbligo di presentazione agli inquirenti. Vari professionisti, in particolare del body building, nutrizionisti, per mesi sono stati messi sotto la lente di ingrandimento dai Nas. Poi si sono aggiunti gestori di palestre, esercizi commerciali specializzati nell’integrazione alimentare: una filiera che comprava di continuo. Il gruppo avrebbe dato vita ad una struttura che aveva base a San Marino, ma che poteva contare anche su una fitta rete internazionale per l’acquisto dei principi attivi. Le indagini hanno portato a scoprire un giro che ormai era attivo da anni di steroidi anabolizzanti, stimolanti, anoressizzanti e pasticche "magiche" utilizzate per la disfunzione erettile. Questi medicamenti partivano dalla Cina e arrivavano in Italia passando dalla Germania. Il tutto sotto forma di polvere. La successiva lavorazione veniva effettuata in laboratori clandestini, da parte di un gruppo di persone che realizzavano alla fine le capsule contenenti prodotti dopanti, che sicuramente non fanno bene alla salute di chi le assume. Dalla base logistica di San Marino, i vari prodotti venivano inviati con i soliti corrieri a chi ne faceva richiesta per la rivendita in tutta Italia.