Il 14 e 15 ottobre prossimi si terrà la 70esima Assemblea Nazionale di Federalberghi dove ripartenza e sviluppo del modello turistico saranno al centro dell’attenzione. Quest'anno il settore turistico, su cui si basa il 15% del PIL nazionale, è stato fortemente colpito dalla crisi coronavirus: lockdown, distanziamento sociale e tratte internazionali bloccate causa rischio contagio economicamente proibitive hanno ridimensionato parzialmente gli introiti generati da questo settore ma hanno pesato soprattutto sulle condizioni di lavoro.
“Lavoro nero – si legge in una nota di Progetto Scintilla - forme di lavoro grigio ed lavoro intermittente, oltre che ai precari contratti a tempo determinato di mese in mese, sono divenuti la prassi con conseguente danno economico sul salario diretto e sull'indennità di disoccupazione di cui tanti lavoratori, soprattutto stagionali, contano per far fronte al periodo invernale. Per non parlare del sotto-inquadramento e del lavoro in sotto-organico quest'anno più che mai utilizzati per abbattere i costi. Come di regola a fare le spese di questa crisi anche questa volta ad essere spremuti e sfruttati sono i lavoratori per abbattere i costi e massimizzare i profitti. Oggi, alla luce del fatto che il turismo non ripartirà a pieno regime fino al 2023, crediamo che debbano essere garantite delle soluzioni per permettere di sopravvivere ai lavoratori del turismo che sono il motore di questa fetta importante dell'economia italiana. Una forma di reddito in importo uguale o superiore ai 780€ al mese, individuati dall'ISTAT come la soglia di povertà, stabile e duraturo che possa permetterci di far fronte a questo periodo di crisi ed alle sue ripercussioni.
Chiediamo poi un salario minimo a 9€ lordi l'ora che possa dare dignità al lavoro e redistribuire una parte di quella ricchezza generata dal sudore dei lavoratori del turismo. Chiediamo una lotta reale al lavoro nero, che non sia di facciata come quella siglata col “Protocollo per la Legalità” da CGIL/CISL/UIL assieme alle Prefetture e Questure. Ed infine chiediamo la regolarizzazione di tutte quelle zone grigie del lavoro (contratti di collaborazione, forme di lavoro parasubordinato, intermediazione di manodopera tramite cooperative) ed un unico CCNL migliorativo per il settore rispetto a quello attuale e cioè: meno precario, flessibile e strutturalmente aggirabile.
Per tutto questo – si conclude - giovedì 15 Ottobre alle 15:00 saremo di fronte alla Fiera di Rimini per denunciare la nostra condizione in occasione dell'Assemblea di Federalberghi e per pretendere soluzioni immediate da parte delle istituzioni”