In seduta solenne e con la partecipazione del Rettore dell’Alma Mater Studiorum Francesco Ubertini, il Consiglio Comunale di Rimini ieri sera ha conferito la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki lo studente dell'università di Bologna da oltre un anno sottoposto a carcerazione preventiva in Egitto. Un conferimento – votato con 20 voti favorevoli e 9 astenuti - arrivato proprio nel giorno in cui la giustizia egiziana ha rinnovato per altri 45 giorni la detenzione per il giovane, arrestato a il Cairo il 7 febbraio 2020.
La cittadinanza onoraria è stata approvata su proposta del Sindaco e in accoglimento delle sollecitazioni arrivate da diverse realtà del territorio, a partire dall’Associazione “Sarà”, i cui rappresentanti sono stati ricevuti questa mattina in Residenza Comunale per la simbolica consegna dell’attestato che certifica che da ieri Patrick Zaki è un cittadino riminese. Una pergamena nel quale sono riportate le motivazioni alla base di questo atto:
“Per essere divenuto un simbolo della lotta universale contro la privazione dell'insopprimibile diritto alla libertà individuale, la violazione dei diritti umani e l'arbitrio nell'imporre una immotivata e ingiusta carcerazione;
Per essere uno studente dell'Università di Bologna, che ha una sua sede anche nella città dei Rimini, ed essere dunque un nostro studente universitario;
Perchè Rimini, città decorata della medaglia d'oro al valore civile, si riconosce nei valori della pace, del rifiuto di ogni violenza e costrizione individuale e collettiva e, quindi, considera ogni persona sottoposta a privazione di libertà un suo concittadino”.
Il presidente di Sarà. Moreno Maresi ha ringraziato il Comune di Rimini, ultima e significativa testimonianza di un impegno che ha visto altre Amministrazioni della provincia ‘accendere una luce’ sulla situazione di Zaki e sulla necessità di tutelare e difendere i diritti fondamentali.