Accade a 80 anni esatti da quei giorni, quando il Fronte lasciò Coriano e arrivò sul colle di San Lorenzo in Correggiano, tra Rimini e Riccione. Lo spettacolo Sitembre de’44 sarà infatti proposto venerdì 13 settembre alle ore 21,15 nel teatro “Marilena Pesaresi” a San Lorenzo in Correggiano (RN) all’interno della festa parrocchiale della Madonna Addolorata. Ingresso a offerta libera.
In Sitembre de’44, Mauro Vanucci tenta con successo di riportarci indietro nel tempo, in una vicenda in cui gli eventi della guerra e la vita della sua famiglia sembrano inizialmente scorrere su due binari paralleli, per poi fatalmente incontrarsi in un tragico epilogo, quando il passaggio del Fronte, nel 44’, travolgerà drammaticamente l’esistenza dei suoi famigliari.
Un’opera corale in cui l'autore riesce abilmente ad interpretare più personaggi contemporaneamente, in un contesto che - sia per il suo contenuto storico sia per il suo forte impatto emotivo - non lascia indifferenti neanche gli spettatori più giovani. Collaborazione artistica di Monica Bucci e Roberto Laureti.
Mauro Vanucci, classe 1957, inizia il suo percorso di attore nella compagnia dialettale di San Lorenzo in Correggiano. Nel 2010, frequentando il laboratorio di dialetto al teatro “CORTE” di Coriano, incontra il compianto attore ad autore dialettale Marco Bianchini, che viene a conoscenza di un suo racconto, ‘E fat’, e stimola l’attore a trasformarlo in un monologo. Così nasce Sitembre de’44, presentato da Vanucci in anteprima proprio a San Lorenzo in Correggiano nel settembre 2013.
Durante la serata sarà presentata anche un’attesissima produzione editoriale. Fronte di sangue sulla collina, pubblicato da ilPonte nel 1994, a 50 anni dai quei fatti drammatici, all’epoca andò esaurito nel giro di pochi mesi. Oggi, a distanza di 30 anni, le edizioni ilPonte hanno provveduto a ristampare integralmente (con una nuova copertina e alcuni interventi redazionali) di questo volume.
I fuochi di una delle più importanti battaglie della linea gotica, sono raccontati in queste pagine (accompagnate da un ampio corredo fotografico) da Amedeo Montemaggi, il massimo storico di quegli eventi. Completano il volume dodici testimonianze raccolte fra persone che 50 anni fa visse quel dramma da protagonista. Piccole storie, senza la pretesa di capire la grande storia, ma che svelano il vero volto di quel dramma. Piccole storie di persone che purtroppo non sono più con noi (e questo aumenta il valore della loro testimonianza) che ci vengono offerte per non dimenticare e per spingerci ogni giorno, oggi più che mai, all’impegno di costruire la pace. Un agile libro che si legge tutto d’un fiato.