Da ieri (lunedì 9 settembre) il simbolo della Romagna campeggia al centro della rotatoria di San Vito, tra le vie Tosi, Vecchia Emilia e SP136 “Santarcangelo Mare”: un gallo romagnolo alto circa 4 metri che stringe tra le zampe una caveja tradizionale.
Ideata e realizzata da Nikki “Rifiutile” Rodgerson della Mutoid Waste Company, la scultura dalla forma iconica è ancorata al pavimento e ha una struttura portante in acciaio rivestita da metalli recuperati da vecchi macchinari agricoli, con un rimando alla tradizione agricola non solo nella forma, ma anche nella sostanza, che promuove al tempo stesso il tema della sostenibilità ambientale.
Proprio questa mattina (martedì 10 settembre) il sindaco di Santarcangelo Filippo Sacchetti e l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Rimini, Mattia Morolli, si sono recati a San Vito per un sopralluogo al cantiere: “Grazie all’intervento di messa in sicurezza, un crocevia che segnava una netta distinzione tra i territori di Rimini e Santarcangelo oggi è diventato un nodo geografico – dichiarano sindaco Sacchetti e assessore Morolli – un punto di unione tra due Comuni, tra la riviera e l’entroterra, tra la vocazione turistica e quella agricola”.
“Un nodo geografico – concludono sindaco Sacchetti e assessore Morolli – che diventa anche nodo emotivo e simbolico grazie al gallo e alla caveja, emblema riconosciuto in tutto il mondo che unisce e accomuna il territorio romagnolo”.
Dopo il passaggio della viabilità a rotatoria avvenuto all’inizio del mese di agosto, l’intervento di messa in sicurezza dell’incrocio proseguirà con gli ultimi interventi sulla rotatoria e con l’ultimazione del tratto di percorso ciclopedonale comprensivo di due attraversamenti stradali, sulla SP136 e in via Pasquale Tosi, per la connessione con la mobilità sostenibile della via Vecchia Emilia.
L’investimento complessivo per l’intervento ammonta a 950mila euro, ripartiti fra gli enti sulla base degli impegni assunti con la sottoscrizione dell’apposito protocollo d’intesa: la spesa è sostenuta dal Comune di Santarcangelo con circa 643mila euro – parte dei quali derivanti dai contributi di sostenibilità di un accordo urbanistico – mentre il Comune di Rimini partecipa con un contributo di oltre 257mila euro e la Provincia con ulteriori 50mila euro.