Il nonno accusato dalla nipote aquisita di averla palpeggiata più volte è stato condannato. L'uomo di 56 anni residente nella zona di Rimini è stato punito con 2 anni di reclusione per il reato di violenza sessuale sulla nipote. Quando vennero a galla i reati, la ragazzina aveva poco più di 13 anni, quindi era minorenne. Il sostituto procuratore Ercolani nella sua arringa aveva chiesto una condanna a 6 anni. La pena di 24 mesi è arrivata solo perchè al "nonno" è stata riconosciuta l'attenuante della minor gravità del fatto. La denuncia è del 2019: quanto trattato nel processo e da quanto emerso dai riscontri, i fatti prendono vita nella casa della nona. Qui secondo le indagini la persona condannata, mise le mani addosso alla ragazzina che stava utilizzando un mezzo tecnologico più volte toccandola. La giovane poche ore dopo l'accaduto parlò ai genitori. Gli stessi misero nero su bianco la denuncia. Il 56enne ha sempre difeso la propria innocenza, evidenziando tra la altre cose la presenza in casa della nonna. Il "giudicato" e la vittima nella stesa stanza, ma con la porta non chiusa. I successivi movimenti "predatori" sarebbero esclusi proprio per questo fatto.