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Cronaca 10:09 | 01/08/2019 - Dall'Italia

Il Progetto Civico si chiama "PER", portavoce la Spinelli

Nasce PER, “Progetto Emilia Romagna”.  L’obiettivo è il cambiamento positivo del governo regionale. Cittadini "PER e NON CONTRO”.

"E’ un gruppo di lavoro - si legge in una nota - di ispirazione civica e indipendente, animata da cittadini e organizzazioni che vogliono dare un contributo attivo per il cambiamento positivo nel governo del territorio. Un laboratorio di confronto fra le esperienze civiche locali presenti nelle diverse provincie ma che si basa fondamentalmente sull’adesione di semplici cittadini che vogliono collaborare ad una proposta di cambiamento positivo nel governo del territorio regionale. E’ nostra convinzione che oltre alle risorse del territorio e della storia, bisogna liberare le risorse della comunità. Scatenare l’ingegno collettivo, creare contesti favorevoli all’attivazione diffusa, mettere al centro il potenziale di cambiamento delle persone. Per aderire si dovrà sottoscrivere il manifesto che le realtà civiche della Regione Emilia Romagna hanno adottato il 3 luglio scorso a Carpi. Il coordinamento regionale del progetto, costituitosi ieri a Bologna e formato da 1 a 3 rappresentanti provinciali delle diverse realtà civiche territoriali, ha nominato le seguenti figure operative:

Portavoce: Domenica Spinelli, Sindaco del Comune di Coriano (Rimini)

Coordinatore: Giampaolo Lavagetto, ex assessore servizi educativi del Comune di Parma

Responsabile Organizzativo: Carmine Ranieri, espressione delle realtà e civiche di Modena.

Responsabile Relazioni Esterne: Alecs Bianchi, ex consigliere comunale, ed ex Presidente Commissione Urbanistica del Comune di Bologna

Responsabile Amministrativo: Salvatore Muto, consigliere comunale del Comune di Reggiolo (Re)

Abbiamo individuato nella fiducia un tema centrale per la ricostruzione di un tessuto sociale ormai sfaldato - dice la portavoce Domenica Spinelli -  La politica fatica sempre più a coinvolgere le persone, per questo motivo il laboratorio si attiverà per STIMOLARE LA DOMANDA DI CAMBIAMENTO. Stiamo lavorando molto bene a livello regionale e già stiamo allargando i nostri orizzonti con le altre regioni dove esperienze di coordinamento già esistono.

“Nessuno degli obiettivi avrebbe senso se non coltivassimo la domanda di cambiamento - aggiunge il Coordinatore Giampaolo Lavagetto - Lo facciamo mettendo la formazione al centro della nostra missione , e facendo della formazione, del confronto e della crescita intellettuale un passaggio chiave per l’emersione di nuove classi di cittadini, innovatori sociali e conducenti della società.”
Impegno delle prossime settimane è quello di ampliare ulteriormente il numero delle realtà civiche aderenti per un confronto più ampio possibile sul territorio, con l’obiettivo di presentare una proposta di programma per il cambiamento positivo nel governo regionale.

Per la Provincia di Rimini sono stati individuati in qualità di responsabili provinciali, in via provvisoria, Claudio di Lorenzo, già consigliere provinciale e fondatore della lista Uniti Si Vince del comune di Rimini e Pasquale Mancini presidente associazione Progetto Comune di Coriano.

“Occorre aprirsi al nuovo, riappropriarsi della sovranità ceduta, interpretare le identità locali, far sì che il necessario radicamento territoriale sia il vero valore aggiunto della proposta che andremo a definire, - sostiene il coordinatore prov.le Claudio di Lorenzo - solo così arricchiremo l’offerta politica, e non saremo brutte copie dell’esistente. Lavoreremo sodo, stiamo parlando con tanti sul territorio per spiegare, coinvolgere, confrontarci. Solo al termine di questo percorso faremo scelte definitive”.

“Una sfida difficile ma necessaria e stimolante – afferma Pasquale Mancini – dobbiamo portare le esigenze dei cittadini direttamente dove le soluzioni vengono affrontate, base fondante del civismo. Troppo spesso ci si accontenta di delegare ed ultimamente la “Politica” non ascolta o risponde per slogan vuoti di riscontri reali. Come primo passo stiamo allargando i confronti con le altre realtà civiche del territorio cogliendo anche l’occasione di mettere in rete le buone pratiche di cui le esperienze civiche sono ricche.”

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