Nella mattinata del 15 gennaio 2024 personale della Questura di Rimini - Ufficio Immigrazione ha proceduto all’arresto per reingresso illegale nel territorio nazionaledi un cittadino tunisino, presentatosi presso gli sportelli della Questura per formalizzare istanza di permesso di soggiorno per motivi di famiglia. In particolare, all’atto degli accertamenti propedeutici al rilascio del titolo, le generalità rese dal soggetto sono risultate false e, dopo ulteriori controlli, è emerso che, con le esatte generalità, a suo carico pendeva un provvedimento di espulsione emesso nel 2021, con correlato divieto di rientrare e soggiornare nel territorio dell’Unione Europea per la durata di cinque anni. Nonostante Il cittadino tunisino fosse stato effettivamente rimpatriato con un volo charter dopo un periodo di trattenimento presso un Centro di Permanenza per il Rimpatrio, lo stesso ha fatto reingresso in Italia qualche mese dopo senza alcuna autorizzazione particolare, così trasgredendo al provvedimento di espulsione. Nella giornata di ieri è stato convalidato l’arresto dall’Autorità Giudiziaria per la fattispecie di cui all’art. 13 co. 13 Testo Unico Immigrazione.
Si ricorda che nei confronti delle persone indiziate ed imputate vige la presunzione di innocenza.