Per info e segnalazioni:
geronimo it il-san-marino-e-montefeltro-green-festival-con-la-vedova-guerra-niente-porcilaie-in-valmarecchia-A35874 004 Per info e segnalazioni: +39 3339968310 -
Cronaca 09:02 | 11/12/2022 - Romagna

Il San Marino e Montefeltro Green Festival con la vedova Guerra: "Niente porcilaie in Valmarecchia"

"Come San Marino e Montefeltro Green Festival, ci sentiamo di fare eco alla lettera aperta di Lora Guerra, moglie del poeta Tonino Guerra, per come il valore paesaggistico e culturale della Valmarecchia, nello specifico l’area posta tra Maiolo e San Leo, sia messo gravemente a rischio dal progetto di allevamenti intensivi di polli, da parte di un colosso del settore".  Lo sostiene in una nota Gabriele Geminiani, ideatore del San Marino e Montefeltro Green Festival

Lora Guerra si riferisce “ai capannoni che esistevano già nel comune di Maiolo e che ora, stando ad un nuovo progetto di una multinazionale approvato dallo stesso Comune, tenuto finora nascosto alla gente del posto e agli abitanti della valle, diventeranno molto più numerosi, precisamente 19, trasformando e deturpando completamente l’area interessata.”

La sua lettera è un autentico grido di dolore rivolta ai sindaci di Maiolo, San Leo, Novafeltria oltre che al Presidente della Provincia di Rimini, al Presidente della Regione Emilia Romagna e alla Sovrintendenza di Ravenna

"In un momento così delicato - insiste Geminiani - in cui l'attenzione verso i problemi della natura e dell’ambiente è così rilevante, ci chiediamo come si possa ancora procedere con delle modalità così distruttive e irreparabili verso un territorio con una chiara e riconosciuta vocazione turistica e culturale. Come è possibile questo macroscopico scollamento fra il corso della storia e le scelte così scellerate e miopi della politica locale? Quella vecchia politica di continuare ad aprire nei territori interni e fragili siti produttivi, nonché attività anti ecologiche ed aggressive come quella in questione, semplicemente perché creano (a pochi, e sempre quelli...) qualche effimero beneficio nell'immediato, rischia di precludere per sempre un vero sviluppo sostenibile e culturale delle nostre comunità. Comunità che possono vedere nell'ecoturismo e nelle sue attività e servizi correlati, come nell'artigianato e nella biodiversità agroalimentare, grandi opportunità per rilanciare l'economia delle vallate in linea con la transizione ecologica in atto ed ineluttabile. Pertanto chiediamo, supplichiamo, cittadini e personalità del mondo culturale, dello spettacolo e della ricerca a prestare la propria voce affinché questo ennesimo scempio non venga compiuto."

(Nella foto le vecchie strutture del gruppo Arena che verranno sostituite dai nuovi allevamenti intensivi)