Prima non si sono presentati in aula in fase di votazione per il finanziamento del nuovo asilo nido di Coriano, opera da oltre 3 milioni di euro da realizzarsi con risorse proprie e con un contributo PNRR, poi il voto contrario ieri sera in Consiglio comunale alla variazione del bilancio finanziario per il triennio 2024/2026 necessaria ad incamerare i fondi stanziati dal Governo per i danni causati dall’alluvione del 2023. Alle ultime sedute di consiglio comunale stiamo assistendo a comportamenti avvilenti e contraddittori da parte di una scomposta minoranza e lo dico a ragion veduta.
Come è noto, con l’ordinanza n.33 emessa dal Commissario straordinario alla ricostruzione sul territorio delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, Generale Francesco Paolo Figliuolo, al comune di Coriano sono stati destinati circa 5 milioni di euro, per l’esattezza 4 milioni e 850mila euro.
Ieri sera in Consiglio comunale abbiamo assistito ad una scena surreale. Una presa di posizione assunta a priori, per partito preso, senza considerare minimamente la motivazione e la destinazione di questi fondi che serviranno a porre rimedio ai danni causati dall’alluvione.
La minoranza ha votato contro gli interventi che serviranno a mettere in sicurezza il territorio da frane e dissesti idrogeologici post alluvione. Ha votato contro alla messa in sicurezza di Cavallino per 1 milione di euro, del fosso Cortino ad Ospedaletto con 1.900.000 euro, della viabilità di Mulazzano e Cerasolo con 1.200.000 euro, del ponte vecchio di Ospedaletto per 300.000 euro, della protezione spondale del Marano per 300.000 euro e per interventi al ponte di via Scaricalasino per 100.000 euro. Ha votato contro ad interventi che non fanno parte di scelte operate, in maniera discrezionale, dall’Amministrazione ma che sono dettate da criteri obiettivi per riparare i danni subiti dagli eventi atmosferici eccezionali del territorio mettendolo in completa sicurezza. Ennesima occasione persa in cui i consiglieri di minoranza hanno dimostrato una visione carica di pregiudizi e malainformazione in cui preferiscono anteporre posizioni rigide e ideologiche, infarcite da proclami miopi e contraddittori, piuttosto che votare a favore di un ordine del giorno rivolto a tutta la comunità corianese.