Delusione totale per il Comitato Valmarecchia Futura dopo il vertice in Regione con l’Assessore Andrea Corsini, l’Anas e gli amministratori locali.
"Abbiamo lasciato passare qualche giorno - si legge in una nota - per capire se i trionfalismi del presidente della Provincia, tempestivo nel rendicontare pubblicamente l’esito, avessero una base solida. Ci aveva insospettito l’uso di una vecchia foto con tutti i sindaci in gruppo e sorridenti, non certo attuale ma utile a trasmettere segnali di successo e condivisione. L’idea che ci siamo fatti su quell’incontro è che l’esito sia in linea invece con la lentezza della strada: rallentamenti, strettoie, ‘girotonde’, continui stop e lente ripartenze. C’è, ci risulta, la domanda di progettualità per avviare tutto il percorso. E serve un interlocutore che si convenzioni con Anas. Questo ente non può essere la Provincia di Rimini, che infatti si candida a coordinare. Il Comitato chiede che la convenzione sia intestata all’Unione dei Comuni Valmarecchia, così da individuare con chiarezza quali amministrazioni credono ad una viabilità da terzo millennio che aiuti comunità e imprese ad immaginare di uscire dalla marginalità a cui sono costrette dalle promesse decennali. E si chiede che la fase preliminare di progetto sia chiusa entro l’anno. E’ possibile, se lo si vuole. Fra l’altro - si prosegue - i progetti a cui accenna la Provincia come il collegamento con la SP14 (Santarcangiolese) crediamo debbano essere coerenti con una visione complessiva della viabilità e non disgiunti. Allo stesso modo, immaginare che il collegamento dell’Alta Valle con la E45 sia una soluzione per alleggerire il traffico pesante sulla Marecchiese, sembra proprio la riflessione di chi non conosce il territorio. Chiaro che se i dati su cui si basa l’analisi preliminare riguardano il traffico contato durante il lockdown e in tratti parziali della strada, cascano le braccia. Sembra quasi una presa in giro, oltre che spreco di soldi pubblici. Stiamo anche verificando con i legali la legittimità dell’intervento ‘di non si sa chi’ compiuto nei giorni scorsi per rimuovere cartelli civilissimi di segnalazione del ‘problema Marecchiese’ anche esposti in proprietà private. Sono passati i primi tre mesi dalla firma di quello che definimmo ‘il protocollo del nulla’. Lì c’era scritto che in un anno sarebbero stati pronti i progetti. Ora il presidente Santi li rimanda al 2022. In sostanza, dopo l’incontro in Regione siamo al dibattito su chi deve intestarsi una convenzione. Con la Provincia, che non può farlo, ma che vuole coordinare. Ancora solo parole. Sia chiaro, lo ripetiamo - conclude il Comitato - non siamo interessati ad un partito o ad una coalizione, vogliamo solo capire chi vuole risolvere un’emergenza con l’intenzione di fare ogni giorno un passo in avanti. E verificare, tramite la responsabilizzazione dell’Unione, quali comuni hanno interesse a risolvere i problemi o a rimandarli ancora".