Alessandro Quasimodo e Nicoletta Fabbri fra gli ospiti degli eventi in programma alla Baldini dal 19 settembre al 15 ottobre Era il 10 agosto del 1972 quando si spegneva Teresa Franchini. “Ragazza romagnola che alla fine dell’Ottocento con appassionata spavalderia romantica ma con ostinato lavoro, aveva voluto lasciare la sua famiglia borghese per seguire il fascino o l’illusione del teatro drammatico”: così gli amici ricordavano questo affascinante personaggio al momento della sua scomparsa. A settembre, la nuova stagione di eventi della biblioteca Baldini si aprirà proprio con una serie di iniziative in ricordo dell’attrice teatrale, cinematografica e successivamente insegnante di recitazione, che nel corso della sua brillante carriera lavorò con Gabriele D’Annunzio ed ebbe tra i suoi allievi personaggi del calibro di Raffaella Carrà, Sofia Loren e Alida Valli. Come per tante altre rassegne organizzate dalla biblioteca – dagli incontri sulla storia locale alle serate con i poeti dialettali romagnoli, fino al tradizionale Solstizio d’estate – anche il ciclo di eventi dedicati a Teresa Franchini in occasione del cinquantennale dalla morte ha l’obiettivo di conservare la memoria di illustri personaggi legati a Santarcangelo attraverso la valorizzazione dei fondi presenti e conservati in biblioteca, con testimonianze, letture, racconti e documenti tratti dai loro archivi. Dal 19 settembre a sabato 15 ottobre sono quindi in programma letture, visite guidate, incontri, film e una mostra dal titolo “Me a sò la Sina. Vita e opere dell’attrice Teresa Franchini a 50 anni dalla scomparsa (1877-1972)”. Sarà la lettura scenica di e con Nicoletta Fabbri – “Cosa dire di me, modestissima attrice. Cronache, confessioni e memorie di e su Teresa Franchini” – ad aprire il calendario delle iniziative lunedì 19 settembre alle ore 21, mentre giovedì 22 settembre, sempre alle 21, Alessandro Quasimodo e Pier Angelo Fontana presenteranno testimonianze dirette nella vita di Teresa Franchini. Al termine della serata, sarà inaugurata la mostra “La mia sublime conterranea” allestita nella galleria Baldini e curata da Lisetta Bernardi, referente archivi e fondi biblioteca Baldini, alla presenza Mauro Maggiorani (Soprintendenza Archivistica Emilia-Romagna), Filiberto Baccolini (presidente della Pro Loco di Santarcangelo) e l’archivista Silvia Crociati, incaricata del riordino del Fondo Teresa Franchini. La mostra sarà visitabile, negli orari di apertura della biblioteca, fino a sabato 15 ottobre. Venerdì 23 settembre alle ore 10 Pier Angelo Fontana e Alessandro Quasimodo incontreranno invece gli insegnanti e gli alunni della scuola media di Santarcangelo intitolata proprio a Teresa Franchini. A seguire, la Pro Loco organizzerà, su prenotazione, una visita itinerante alla mostra e ai luoghi più significativi della città legati all’attrice. Da venerdì 23 settembre fino a sabato 15 ottobre, inoltre, nella sale Antonio Baldini e Santarcangelo dei Poeti sarà possibile vedere, su richiesta, le opere cinematografiche in cui Teresa Franchini ha recitato. Per informazioni è possibile contattare la biblioteca telefonando al numero 0541/356.299 o scrivendo una mail all’indirizzo [email protected]. Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Teresa Franchini (da https://focusantarcangelo.it/biblioteca/patrimonio/altri-fondi/fondo-teresa-franchini/) – Nata a Torre Pedrera il 19 settembre 1877 da un’illustre famiglia di Santarcangelo e morta proprio a Santarcangelo il 10 agosto 1972, è stata una celebre attrice teatrale italiana. Iniziò la sua carriera nel teatro ed entrò in alcune fra le più importanti e prestigiose compagnie italiane dell’epoca, tra cui quella di Virgilio Talli. Nel 1899 partecipò ad una tournée all’estero assieme a Eleonora Duse. Tra le sue recite più apprezzate, vi fu sicuramente la doppia interpretazione, dapprima nella parte di Candia e poi in quella di Mila, nella tragedia dannunziana La figlia di Iorio. In questa occasione sostituì, in un primo tempo Giacinta Pezzana e successivamente Irma Gramatica. La sua recitazione fu accolta con i favori della critica e del pubblico. Nel 1905 fu scritturata, ancora una volta, per una tragedia dannunziana, La fiaccola sotto il moggio, nella quale interpretò magistralmente la figura di Gigliola. In seguito partecipò ad altre opere teatrali dannunziane. Nel 1924, insieme a Tullio Carminati, formò il Teatro degli Italiani a Roma ideato da Lucio d’Ambra. Teresa mise al servizio dei più giovani tutta la sua esperienza, la sua tecnica e la sua mirabile dizione, dedicandosi a una fruttuosa attività di insegnamento e di recitazione. Nel 1935 debuttò nel mondo cinematografico nel film di Guido Brignone Lorenzino de’ Medici. Attrice duttile, seppe recitare in film di genere drammatico così come nelle commedie, nei film storici come in quelli biografici, al fianco di attori del calibro di Andrea Checchi, Achille Togliani, Arturo Bragaglia, Gabriele Ferzetti, Luisa Ferida, Sergio Tofano, Paolo Stoppa, Paola Borboni. Continuò ad esercitare una duplice attività, come caratterista nel mondo del cinema e come insegnante nel Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel Dopoguerra interpretò ancora molte parti in pellicole melodrammatiche e popolaresche, dirette soprattutto da Raffaello Matarazzo focalizzando e caratterizzando figure ritagliate per le sue doti recitative. Recitò anche in sceneggiati televisivi fino agli anni Settanta.