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Cronaca 14:34 | 27/04/2019 - Rimini

Insulti e minacce in ospedale, 35enne in manette

Poco prima della mezzanotte del 26 aprile scorso una Volante della questura di Rimini si dirigeva presso l’Ospedale Infermi di Rimini per alcuni accertamenti. Mentre li stavano svolgendo gli agenti venivano interrotti da una giovane, A.M.R., trentacinquenne di origine romena. La donna urlava frasi offensive e minacciose. Il personale di vigilanza dell’ospedale riferiva ai poliziotti che la A.M.R. era giunta al pronto soccorso con un’ambulanza e che aveva avuto un atteggiamento aggressivo, offensivo e minaccioso nei confronti sia del personale sanitario dell’ambulanza che del Pronto Soccorso senza alcun motivo. La donna per tutto il tempo trascorso all’interno dell’Ospedale aveva ripetutamente tenuto un comportamento molesto sia nei confronti del personale sanitario che dei pazienti, introducendosi senza titolo né motivazione all’interno del reparto pediatrico e degli ambulatori di degenza. Nonostante gli ammonimenti a tenere un comportamento consono al luogo e di non intralciare il lavoro dei sanitari del P.S., tra l’altro con numerosi pazienti in attesa di cure la giovane non cambiava la propria condotta. In risposta alla richiesta di tenere un atteggiamento più appropriato al luogo la donna replicava con nuovi insulti e minacce davanti a più persone. Data la delicatezza della situazione, soprattutto in relazione al fatto che si stava svolgendo all’interno di un ospedale, gli agenti chiedevano alla donna di fornire le proprie generalità. A tale richiesta la donna riferiva non solo di non avere documenti ma anche di non volere fornire nessuna informazione sulla propria identità personale. Rifiutava anche di recarsi all'esterno presso l'auto della Polizia dando nuovamente in escandescenza ed opponendo una forte resistenza nel momento in cui veniva fatta salire sull’auto di servizio. La donna colpiva con una gomitata allo sterno e con l’accendino il dito della mano di uno degli operatori della volante. Inoltre durante il tentativo di chiudere la portiera dell’auto di servizio colpiva con un calcio al ginocchio l’altro dei due poliziotti. Veniva pertanto arrestata per i reati di violenza, minaccia, resistenza a Pubblico Ufficiale, interruzione di pubblico servizio e rifiuto di fornire le proprie generalità.