Un estratto dell’intervento della Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Emma Petitti, durante l’Agorà dal titolo Parità salariale: dalla legge nazionale alle regionali, che si è svolta ieri a Roma nella sede nazionale del Partito Democratico insieme al Segretario del PD nazionale, Enrico Letta, al Ministro del lavoro, Andrea Orlando, alla Responsabile donne del PD, Cecilia D’Elia, ed a Chiara Gribaudo, prima firmataria della legge sulla Parità salariale. Hanno partecipato anche rappresentanti delle regioni italiane.
«Continuare a mantenere alta l’attenzione sulla Parità di genere in ambito lavorativo, è una sfida che vede il Partito Democratico in prima linea attraverso la promozione e l’attuazione di leggi, come quella sulla parità salariale, che tutelano ed incentivano il lavoro femminile. Oltre ad essere una battaglia che misura la qualità democratica di un Paese lo arricchisce: aumentare l’occupazione delle donne al 60%, in Italia, significherebbe infatti una crescita del Pil del 7% secondo le stime di Banca d’Italia.
Dobbiamo cogliere tutte le opportunità a partire dal PNRR che si pone l’obiettivo di migliorare, entro il 2023, l’occupazione femminile, attraverso una serie di stanziamenti diretti e indiretti del valore complessivo di 38,5 miliardi di euro.
Con l’attuazione della legge 162/2021 abbiamo un importantissimo strumento per raggiungere la parità salariale, introducendo una serie di modifiche ed integrazioni per abbassare il gap retributivo di genere e favorire la partecipazione delle donne. Le stesse Regioni in questi anni hanno adottato molti strumenti per favorire l’occupazione attraverso leggi ad hoc.
Essenziale è il tema dei controlli perché senza il monitoraggio sull’effettiva applicazione di quanto viene descritto all’interno del quadro legislativo non avremo mai la certezza che quelle misure siano implementate. Solo così l’attuazione si potrà definire compiuta ed ogni sforzo fatto avrà la sua corrispondenza nella società e direttamente nella vita delle persone.
Il Partito Democratico, come ha fatto con la legge sulla parità salariale, deve continuare a perseguire azioni mirate sul tema generale dell’occupazione femminile. Il lavoro è il principale strumento di inclusione sociale e una delle vie per assicurare ad ogni soggetto un’esistenza libera e dignitosa. Sta a noi rivendicare un lavoro di qualità e al contempo rimuovere le cause che non consentono alle donne di accedere ai posti apicali in tutti i settori. Dobbiamo realizzare davvero l’uguaglianza di genere, la parità salariale effettiva, il riconoscimento dei diritti e delle tutele per tutte le lavoratrici e, io dico, anche dei lavoratori».