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Cronaca 17:02 | 04/11/2022 - Romagna

La mobilità sostenibile detta i tempi della città che cambia

Il primo compleanno del Metromare nel suo assetto full electric e l’imminente immissione in servizio di nuovi mezzi sempre più green hanno creato l’occasione per un convegno, organizzato da Start Romagna, sui temi della mobilità sostenibile connessa ai cambiamenti della città. La location scelta non è casuale: il Birrodromo di Rimini sorge nel cuore del parcheggio Clementini che, per la sua vicinanza alla Stazione FS, al Bike Park, al capolinea del Metromare e al centro storico, rappresenta una soluzione strategica e funzionale ad un’intermodalità auto-mobilità dolce.

Il convegno, dal titolo ‘La mobilità sostenibile detta i tempi della città che cambia’, aperto agli amministratori locali della provincia e a tutti gli attori coinvolti nel trasporto pubblico locale, ha visto l’intervento di autorevoli relatori, a cominciare dal sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad.

Nei prossimi anni – ha detto il Sindaco di Rimini - dovremo affrontare delle tematiche cruciali, tra cui il prolungamento del Metromare. Sono fermamente convinto che il senso compiuto di quest’opera potrà esserci solo con l’arrivo a Santarcangelo e Cattolica, diventando il vero protagonista del sistema di trasporto pubblico di tutta la provincia. Dobbiamo lavorare anche a politiche che lo migliorino: penso al biglietto integrato, ai servizi e al collegamento con l’entroterra”.

Il Prof. Lorenzo MasieroDocente del Dipartimento di Scienze Economiche, Università di Bologna, Campus di Rimini, ha spiegato il concetto di accessibilità soggettiva, perché spesso c’è una discrepanza tra i tempi del trasporto pubblico e quelli del viaggiatore, che nel caso di Rimini è cittadino e turista. “Tempo di viaggio e qualità del servizio sono componenti molto importanti, insieme a comfort e sicurezza. Prevalgono anche sul prezzo. Solo il 10% degli italiani ha famigliarità col tpl, ma il 30% vorrebbe usarlo di più. Per Rimini è una prospettiva di lavoro importante, quindi consiglio di incrementare le forme di comunicazione e di semplificarle, esaltando la connessione del trasporto pubblico integrato. I turisti preferiscono un sistema molto simile alla metropolitana, lo capiscono meglio. Serve tanta ricerca per capire meglio la domanda e al Campus di Rimini stiamo lavorando su questo”.

Il presidente di Start Romagna Roberto Sacchetti ha presentato il piano di investimenti triennale dell’azienda, sottolineando il sostanziale mutamento della composizione del parco mezzi verso alimentazioni ecologiche. Nell’occasione sono stati presentati i nuovi autobus che entreranno in servizio. “Più trasporto pubblico, più modalità dolce, meno auto private, queste le linee direttrici del nostro Piano Industriale. Le azioni su cui stiamo lavorando sono la sostituzione degli autobus, con mezzi che rispondano maggiormente alle necessità dei passeggeri e ambiente. Servirebbero linee con corsie preferenziali, per garantire puntualità. E pongo attenzione alla transizione digitale, che ci consentirà di andare nella direzione di una maggiore informazione. Il nostro piano industriale prevede 78 milioni di investimenti, di cui 22 milioni in autofinanziamento. Sostituiremo quasi il 50% della flotta che è di 568 bus; raddoppieremo i mezzi a metano ibrido, quadruplicheremo i mezzi elettrici e dimezzeremo quelli a gasolio”.

I nuovi mezzi sono stati illustrati dal Direttore Generale di Start Romagna, Giampaolo Rossi. Saranno immessi per primi nel bacino di Rimini gli autobus MAN 12 metri, alimentati a metano ibrido, che fanno parte di un lotto di 28 mezzi. Tredici di questi sono in consegna, mentre i restanti 15 arriveranno entro l’estate 2023. Andranno a sostituire 28 mezzi urbani Euro III con un’età che va dai 18 ai 20 anni, consentendo una riduzione delle emissioni di CO2 di circa il 10%, un azzeramento delle emissioni di PM10 e un abbattimento di oltre l’80% di NOX.

Sono in procinto di entrare in servizio anche 8 nuovi mezzi MAN a metano, 18 metri, che saranno impiegati nella rete di Rimini e sulla linea extraurbana 160 per Novafeltria. Altri 5 saranno consegnati per l’estate 2023. Sostituiranno 13 mezzi urbani Euro III, che hanno un’età media di circa 18 anni, e consentiranno un abbattimento del 100% di emissioni di PM10 e di oltre l’80% di NOX.

Saranno consegnati a breve 27 nuovi autobus elettrici Karsan, di cui una decina destinati al bacino di Rimini per essere impiegati sulle linee urbane 1 e 2.  L’entrata in servizio è prevista per la fine del 2023, una volta completata l’infrastruttura per la ricarica nei depositi di proprietà di Start Romagna. L’introduzione dei nuovi mezzi elettrici manderà in pensione, nel bacino di Rimini, 6 bus Euro II di 24 anni e altrettanti veicoli Euro III di 20 anni. Notevole l’impatto in termini di emissioni inquinanti che saranno del tutto azzerate a livello locale.

Alberto Rossini, Responsabile dell’ufficio mobilità e progetti d’area vasta della Provincia di Rimini, ha ricordato la funzione del Metromare quale asta di collegamento con la rete dei bus. “Abbiamo fatto molto, ma tanto altro serve ancora. Servono più servizi alle periferie e anche l’incremento dei passeggeri sui bus”

Roberta Frisoni, Assessora alla mobilità del Comune di Rimini, ha riepilogato i tanti interventi che sono stati compiuti per riappropriarsi di territori e dare loro la forza dell’attrattività, a partire dai lungomari. “Ora la sfida è accompagnare le trasformazioni con soluzioni anche inedite che abbiamo già sperimentato, come lo Shuttlemare. Lavoriamo sui parcheggi e sulla comunicazione, favoriamo la pedonalità. La personalizzazione del servizio è una frontiera e aggiungo la bellezza, perchè siamo una città turistica e questo elemento è un fattore competitivo. Mi auguro si lavori sulla connessione di alcune linee di bus direttamente connesse col Metromare, per dare una risposta concreta ai turisti e ai loro spostamenti sul territorio”.

Guido Guerrieri, Amministratore Unico di AMR, ha ricordato la lungimiranza del progetto Metromare, che però ha richiesto tempi molto lunghi. “L’esperienza maturata dovrà aiutarci a snellire le procedure per il prolungamento del tracciato, non possiamo permetterci tempi di questo genere con il nuovo progetto di prolungamento. Il Tpl svolgerà pienamente il proprio compito quanto diventerà non una necessità, ma una scelta consapevole”.

Anche Stefano Giannini, Presidente di PMR, ha ricordato la valenza strategica del Metromare: “Non è solo sostitutivo di altre linee, ma sta stimolando un utilizzo da parte di chi era abituato ad altri mezzi di trasporto, riducendo inquinamento, tempi di percorrenza, incidenti. Ora abbiamo tempi stretti per la nuova progettazione, imposti dal PNRR. Dobbiamo riuscire a realizzare il prolungamento alla Fiera con gare entro 14 mesi e realizzazione entro tre anni”.

In chiusura, l’Assessore regionale ai trasporti, Andrea Corsini, ha ricordato la bontà della scelta di riunire le aziende romagnole in Start Romagna: “Il processo di aggregazioni dovrà continuare. Al 2033 avremo investito 630 milioni per rinnovare l’80 per cento dei mezzi del tpl che si vedono sulle nostre strade. Annuncio la disponibilità di 12 milioni di euro per fare una grande operazione di digitalizzazione del trasporto pubblico locale. Legato a questi temi c’è anche quello dei grandi investimenti infrastrutturali. Se altre grandi città della regione stanno pensando di investire in un trasporto pubblico su corsia dedicata, è perché qui è stata vinta questa sfida. Però abbiamo bisogno che la gestione sia sostenibile economicamente. La regione Emilia–Romagna aggiunge ogni anno 120 milioni ai trasferimenti dello Stato, ma devono crescere i fondi nazionali altrimenti tutti gli sforzi per realizzare infrastrutture e rinnovare le flotte trovano l’intoppo nella onerosità della gestione. Noi stiamo facendo la nostra parte, le iniziative su gratuità e risparmio degli abbonamenti degli studenti ha prodotto un incremento nei numeri, da 55.000 a 70.000. Ciò significa per noi altri 8 milioni da reperire. La scelta è giusta, ma serve un sostegno per poterla confermare”.