Sono 4 gli arresti effettuati ieri sera e questa notte dalle Volanti, rinforzate dai Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato, a Rimini.
Il primo arresto è avvenuto ieri sera intorno alle 21,30, quando è giunta alla sala Operativa della Questura una richiesta di intervento da parte di un cittadino residente in via Valona, in quanto poco prima aveva sorpreso una persona a rovistare nel proprio garage e lo aveva chiuso all’interno in attesa dell’arrivo dei poliziotti. Si trattava di un giovane, un 24enne di origine rumena a cui gli sono stati trovati addosso, in un marsupio, gli arnesi utilizzati per commettere il reato. Mentre stavano facendo salire il ragazzo sull’auto di servizio, in stato di arresto per tentato furto aggravato, i poliziotti si sono accorti diuna bella bici di elevato valore commerciale, appoggiata alla recinzione dell’abitazione. L'arrestato farfugliando ha ammesso di essere arrivato fino a lì in sella a quella bici ma che gli era stata prestata da un amico. Gli agenti, affatto convinti, hanno sequestrato la bici ed al giovane verrà contestato anche il reato di ricettazione.
E’ stato effettuato invece intorno alle 2 di notte - sul lungomare Tintori all’altezza di via i Vitelloni - l’intervento di soccorso a due giovani, spaventati e feriti, che chiedevano aiuto. Gli Agenti hanno prestato le prime cure ai due facendo intervenire il 118; hanno anche, con l’aiuto dei due giovani, cercato di ricostruire l’accaduto: i due, usciti da una festa di addio al celibato, avevano parcheggiato la macchina in via I Vitelloni per fare una passeggiata sul lungomare; appena si erano incamminati in quella direzione erano stati aggrediti da dietro da tre individui con calci, pugni ed anche con un casco da motociclista. L’obiettivo era l’orologio di una nota marca al polso di uno dei due - del valore di circa 6.000 Euro - ed i telefoni cellulari di entrambi; le due vittime hanno cercato disperatamente di resistere, ma uno dei due, avendo perso conoscenza per qualche istante, al risveglio si era accorto dell’ammanco della propria fede nuziale e della somma di 55 euro. I poliziotti, avuta la descrizione dei tre si sono gettati all’inseguimento, due a bordo del fuoristrada e due a piedi per cercare di precludere ai delinquenti ogni via di fuga, fuga che durava veramente poco, in quanto appena qualche minuto dopo venivano intercettati in via Paolo e Francesca, mentre cercavano di nascondersi dietro alcuni bidoni della spazzatura. Vistosi scoperti, i tre hanno accennato ad una fuga ma invano, in quanto sono stati tutti bloccati e ammanettati dagli Agenti. Durante le fasi dell’arresto uno dei tre ha opposto viva resistenza e nel contempo si è lasciato andare a tutta una serie di minacce nei confronti dei poliziotti affermando di essere di Napoli e di sapere come farla pagare agli agenti che lo stavano arrestando. Il terzetto, composto da due maggiorenni di 19 e 20 anni e da un minorenne, tutti residenti a Rimini ma originari del capoluogo campano, sono stati tradotti in carcere - per il minorenne quello minorile di Bologna - a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I reati contestati sono quelli di rapina aggravata in concorso e lesioni e, per uno dei tre, di resistenza e minacce a Pubblico Ufficiale. Le vittime hanno riportato vari traumi facciali ed ecchimosi varie nonché, per uno dei due, la frattura di una costola, per una prognosi rispettivamente di 22 e 12 giorni.