Per info e segnalazioni:
geronimo it la-rapina-in-piazzale-boscovich-finisce-con-un-marocchino-in-manette-A16525 004 Per info e segnalazioni: +39 3339968310 -
Cronaca 13:00 | 16/08/2020 - Rimini

La rapina in piazzale Boscovich finisce con un marocchino in manette

E' finito con un arresto da parte della Polizia di Stato il concitato episodio vissuto ieri mattina dai bagnanti della zona di piazzale Boscovich che Geronimo News ha descritto in anteprima ai propri lettori. Ora sono noti i particolari.

Alle 8:25 la Sala Operativa comunicava agli equipaggi sul territorio che sul piazzale Boscovich vi era in atto una rissa tra una coppia di fidanzati italiani ed un marocchino per cui numerosi passanti sollecitavano l’intervento della Polizia di Stato. Le Volanti in pochi minuti accorrevano sul posto ed i presenti, con ampi gesti facevano intendere agli operatori che gli individui segnalati si erano allontanati verso il centro città e stavano percorrendo via Destra del Porto.  I  tre venivano rintracciati e fermati. Il gruppetto al momento dell’intervento, stava discutendo animatamente e si spintonavano violentemente tra di loro ed uno di questi aveva una piccola tavola in legno nella mano destra, oggetto poi consegnato e sequestrato dagli operatori. Alla vista degli operatori, H.A., 29marocchino residente a Modena e a Rimini in vacanza, desisteva dal continuare a scagliarsi contro la coppia. Sin da subito subito la coppia di cittadini italiani, accusava H. A. di avergli rubato una borsa da donna, fatto consumato poco prima sulla spiaggia libera, nella zona antistante il piazzale Boscovich. In sintesi, così come riferito dalla donna a cui era stato rubato lo zainetto e dal compagno, si evinceva che H. A. lle ore 07:00, con la scusa di farsi offrire una sigaretta, aveva approcciato la coppia di italiani sulla spiaggia libera, con la quale si era intrattenuto per circa 40 minuti. In particolare la donna ad un certo punto decideva di fare un bagno in acqua con il suo fidanzato e dopo alcuni minuti, nel tornare sul posto dove avevano lasciato gli effetti personali, notava che il giovane marocchino si appropriava della borsa e cercava di allontanarsi verso la ruota panoramica. La donna in sede di denuncia poi asseriva che nello zaino, oltre ai vari effetti personali era custodito il suo portafogli ed il suo telefonino, nonché le scarpe da ginnastica.  I due inseguivano subito il giovane marocchino, il quale cercava di nascondere lo zaino rosa sotto la propria spalla. Il ladro non veniva mai perso di vista dalla vittima e dal testimone, e veniva raggiunto nei pressi di piazzale Boscovich, dove il H. A., non riuscendo a nascondersi, era costretto a riconsegnare lo zaino rosa, scusandosi dell’accaduto più volte con la parte offesa.  La giovane, recuperata la borsa, verificava immediatamente la mancanza del suo telefonino e mentre chiedeva la restituzione del maltolto, l’ H. A. spintonava la coppia e scappava in direzione Nord. Anche in quel frangente il fuggitivo pur di guadagnarsi la fuga spintonava nuovamente il compagno della donna e lo strattonava con forza colpendo anche la donna con degli schiaffi sul viso. Durante la fuga H. A. recuperava su un cantiere stradale, un pezzo di legno con cui poi minacciava la coppia al fine di farli desistere da loro intento di recuperare il telefonino, oggetto che poi gli veniva strappato dalle mani dal fidanzato della giovane, poi consegnato agli operatori e posto in sequestro penale.  Il fuggitivo durante le fasi concitate, riferiva alla vittima che il telefonino oggetto di furto era stato già consegnato ad un suo amico/connazionale in spiaggia, prima che la coppia lo potesse raggiungere e bloccare.  Solo con l’arrivo delle Nibbio, le pattuglie motomontate della Polizia di Stato, il 29enne marocchino capiva che non aveva altra scelta se non quella di arrendersi e cessare di osteggiare l’intenzione della coppia di riprendersi ciò che gli era stato rubato.

Da accertamenti si evinceva che H. A. era pluripregiudicato per reati contro la persona ed annoverava tre condanne del 2014 e 2015 per: false dichiarazioni sull’identità personale, ingresso irregolare sul territorio italiano,  resistenza, danneggiamento e porto d’armi.

Il marocchino è stato tratto in arresto per rapina impropria.