"Se siamo riusciti ad affrontare l'emergenza sanitaria, stando vicino alle famiglie e alla comunità di Riccione, nel momento più difficile del lockdown diventato per molti un'emergenza economica, lo dobbiamo alla salute ottima dei nostri conti economici. E ora che abbiamo approvato la variazione di Bilancio, mettendo nero su bianco gli sforzi sostenuti, è ancora più evidente che Riccione è tra i pochi Comuni virtuosi d'Italia". Lo sostiene l'assessore al Bilancio, Luigi Santi (nella foto), a commento della variazione urgente al Bilancio di Previsione 2020-2022, approvato dalla Giunta Comunale. "Vorrei specificare meglio che la variazione si è resa necessaria per annullare le rette delle scuole che a causa il Covid sono state chiuse per quasi tutto l'anno scolastico. Annullare le rette ha significato per il Comune di Riccione, un mancato incasso pari a 570 mila euro. Poi c'è stata la riduzione dei parcheggi per tutti gli hotel, con un minor incasso di 911.00 euro. Oltre 300 mila euro segna il mancato pagamento da parte delle attività della Cosap, al netto dell'estensione concessa per il progetto "Riccione Square". Il conteggio totale è quindi di 1 milione e 770 mila euro di mancati incassi per il Comune di Riccione che rappresentano aiuti e agevolazioni messi in campo dalla nostra amministrazione per i cittadini e senza avere sostegno da altri Enti". "Ma non abbiamo comunque penalizzato gli investimento per la città - continua Santi - perché abbiamo aperto una voce di spesa per quanto riguarda il porto, inserita già al 2020. Ci auguriamo di procedere alla progettazione dell'intervento entro l'anno". "Solo grazie ad un Bilancio sano che negli anni ha accantonato fondi - conclude l'assessore - siamo riusciti ad affrontare subito l'emergenza da un punto si vista economico. E' però vero che serviranno nuove risorse da parte del Governo. Vorrei anche fare una riflessione su quanto sta accadendo a livello nazionale, il Recovery Fund non è uno strumento immediato, mentre le risorse dallo Stato servono subito. Per i soldi del Recovery Fund bisognerà attendere la seconda metà del 2021, ma l'esigenza è adesso quindi servivano degli anticipi. Dall'altra parte il Mes è impensabile perché porta con sé delle condizionalità, come riforme annose o un'attenzione compulsiva nei confronti dell'Italia, che non mi piace. In un momento di difficoltà è importante che i Comuni possano spendere compiutamente tutte le proprie risorse, a partire dai fondi accantonati per i crediti di dubbia esigibilità, che per il Comune di Riccione valgono oltre 11 milioni di euro, oppure fare in modo che all'Ente restino tutte le risorse derivanti dalle imposte locali, senza la trattenuta che si gira a favore dello Stato".
"Questa importante variazione al Bilancio ha avuto lo scopo di riequilibrare i conti dopo l’emergenza Covid - spiega anche la dirigente del settore Finanziario del Comune di Riccione, Cinzia Farinelli - Sono rilevanti le minori entrate previste su varie voci, per un ammontare complessivo che supera i 9 milioni di euro. Tali minori entrate sono state compensate da contributi statali di ristoro per complessivi 4.659.671,63 euro e da riduzioni di spesa collegate ad economie di bilancio e all’operazione di rinegoziazione e moratoria delle quote capitale dei mutui per complessivi 3.182.529,12 euro". "Quindi si è rilevato, almeno per il momento, - sostiene la dirigente - del tutto insufficiente il trasferimento di risorse dallo Stato, in attesa del secondo decreto già annunciato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che dovrebbe stanziare ulteriori 5 miliardi di euro per gli Enti locali. Al momento il Comune di Riccione garantisce gli equilibri con risorse proprie ed economie di spesa per oltre un milione e settecentomila euro. Importante la variazione, già esaminata dal Collegio dei Revisori dei Conti, ha ottenuto il via libera senza riserve.