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Cronaca 13:00 | 27/05/2024 - Bellaria Igea Marina

La Borgata che danza 2024 conferma il gradimento e la costante crescita

Si è conclusa, domenica 26 maggio la 32° edizione de “La Borgata che danza” a Bellaria Igea Marina. Il Festival di strada, di musiche tradizionali dell’Emilia Romagna ha animato il quartiere della Borgata Vecchia con tre giornate ricche di appuntamenti culturali, all’insegna del canto, del ballo, della musica di strada ed ancora, con incontri culturali e laboratoriali per conoscere e condividere le antiche forme del ballo “liscio” e della cultura folkloristica del territorio. Il Festival bellariese, da oltre trent’anni infatti, grazie all’opera del suo storico Direttore Artistico Gualtiero Gori, che ha firmato anche la sua 32° edizione, è capace di catalizzare sul territorio numerose realtà artistiche al fine di mettere a confronto le diverse forme etnico- musicali e coreutiche. 

Gualtiero Gori, Direttore Artistico del Festival esprime grande soddisfazione: «La 32° Borgata che danza è compiuta, con grande partecipazione, allegria e serenità. È la festa di Bellaria Igea Marina che incontra e alimenta le radici vitali della musica tradizionale legata al territorio, quella che di solito non trova spazio nei circuiti turistico-commerciali. Un grande carosello di suoni, balli, abbracci e di riflessioni, tenuto assieme da fili sottili e resistenti. Per me, da sempre, il primo indice che ne misura il successo (al di là dell’afflusso di pubblico condizionato dal meteo che ne costituisce la principale fragilità) sono i volti radiosi di chi se ne va, dopo esserci stato per suonare, cantare e ballare, sentendosi “a casa”; poi la frase che tante persone mi rivolgono quando sta per scadere l’ora della chiusura: “devi sentirti soddisfatto!”. Grazie a chi l’ha resa possibile credendoci, rispettandone i contenuti portanti, la differenza, la giusta misura degli spazi entro cui si svolge che ne garantiscono l’atmosfera intima, a chi si prodiga per “ottimizzarla” senza mutarne il fine.»

Dalle sfilate di artisti per strada e lungo il viale pedonale P. Guidi, come gli scenografici “Lacchè” del Gruppo folkloristico Pavullese, con i ballerini dal lungo capello e gli abiti carnevaleschi che si sono “sfidati” a ritmo di musica, ai musicisti della Banda della città di Sarsina che hanno sfilato lungo il viale pedonale bellariese; tanti sono stati i gruppi che si sono esibiti a “La Borgata che danza”. I palchi di via Ionio e via Romea hanno visto alternarsi gruppi come L’Uva Grisa, i Musicanti Improvvisi, La Carampana, il Duo Baguette, L’Orchestrona della Scuola Musicale di Forlimpopoli, i Tocosinti, Ariafina, I Suonatori della Valle del Savena, i Musikorè, la Corale di Bellaria Igea Marina e Le Cantrici. Uno spazio particolare è stato poi dedicato ai più giovani attraverso l’esibizione dell’Ensamble strumentale di musica da ballo e del Gruppo corale di canto popolare, dei giovani allievi della Scuola di musica del Centro culturale “Vittorio Belli” – Accademia InArte e di altre scuole del territorio. Sul Palco di Via Romea si è svolta inoltre la terza edizione del “Premio Violinistico Mario Venturelli”, voluto dalla famiglia del noto violinista bellariese e volto a premiare i giovani talenti emergenti: vincitrice della terza edizione, è stata la violinista Juli Bordiglioni. Sempre presso il palco di via Romea si sono poi esibiti anche gli alunni della Scuola Primaria G. Carducci con balli popolari che hanno coinvolto bambini ed adulti in un bel momento di convivialità e festa.  Particolarmente seguiti sono stati anche gli incontri culturali con Andrea Branchetti sulla fisarmonica diatonica; le poesie in forma di “fola” a cura di Marcella Gasperoni; la presentazione del libro e ricerca sul liscio ambrosiano insieme a Romana Barbui, Michele Cavenago e Placida Staro; approfondimenti sui i rituali carnevaleschi e la figura del Lacchè nell’Alto Frignano e in altri carnevali, con Luisa Bonvicini Giuseppe Michele Gala; discorsi su paesaggi sonori, biodivesità e nuove relazioni comunitarie con la partecipazione delle Associazioni culturali “Chiocciola la casa del nomade”, “Ultimo Punto”,  “Viva el Ball!” e un audio-messaggio di “Rucola e Rivoluzione”. 

«Coordinare le giuste esigenze dei residenti con l’operatività organizzativa, non è facile» spiega il Presidente di Fondazione Verdeblu Paolo Borghesi - «con il giusto approccio e coinvolgimento ci siamo riusciti, creando un clima festoso da parte di tutti.  L’idea di allargare la festa senza deviazioni nei contenuti, è stata vincente non solo nei numeri ma soprattutto nel gradimento. Da quest’anno abbiamo legato “La Borgata che Danza” al “Gusto del Porto” in un unico progetto culturale: questo ci permette di portare alla ribalta anche le nostre tradizioni marinare, valorizzando ulteriormente il lavoro di ricerca svolto da Gualtiero Gori»

Fiore all’occhiello del Festival, sono state anche le Osterie di “Borgosteria”: gli stands gastronomici gestiti da Fondazione Verdeblu, Comitato Borgata Vecchia, Pro Loco di Bellaria Igea Marina e, novità 2024, la partecipazione del grigliatore Pietro Porsia. Durante il Festival sono state vendute 500 porzioni di grigliate, porchetta e salsiccia; 1000 piadine e 1000 cantarelle; 100 kg di pesce per la preparazione di piatti a base di cozze, sardoncini e seppie; 300 kg di pesce fritto, 50 kg di cipolle e 300 porzioni di lasagne; il tutto ovviamente innaffiato da vino a volontà.

Un ringraziamento va a tutti coloro che si sono prestati per l’ottima riuscita dell’evento: Fondazione Verdeblu, Comitato Borgata Vecchia e tutta la comunità del quartiere, ProLoco di Bellaria Igea Marina ed ancora, il Centro Culturale Vittorio Belli, l’Accademia di musica InArte ed il Laboratorio di documentazione e ricerca sociale; la Scuola Primaria G. Carducci e per l’edizione 2024, si ringrazia inoltre il gruppo Conad per il suo sostegno e collaborazione all’iniziativa.