Nella mattinata di oggi, alle ore 8.00 circa, un equipaggio della Squadra Volanti di Rimini giungeva in una struttura alberghiera di via Capizzucchi. Da fonti confidenziali molto affidabili, si riusciva a captare la presenza non gradita di un latitante albanese, il quale era già noto alle Forze di Polizia.
Q.F., classe 1979, alloggiava tranquillamente in una delle camere dell’hotel, senza preoccuparsi del possibile arrivo della Polizia. Il quarantunenne aveva cercato di eludere la sua identità all’atto della registrazione consueta nella struttura, mostrando un documento non corrispondente alla sua persona. Una volta entrati in una delle camere, il cittadino albanese, veniva riconosciuto per il soggetto che si stava ricercando, in quanto a suo carico pendeva un’espulsione dal territorio italiano.
Q.F., tra l’altro, con numerosi precedenti di polizia, quali rapina, falsa attestazione, resistenza a Pubblico ufficiale e ricettazione, veniva accompagnato negli uffici della Questura facendo volgere al termine la sua latitanza. A seguito di ciò, domani mattina sarà processato con rito direttissimo.
Proseguendo il controllo nell’hotel, i poliziotti riuscivano a scovare un altro soggetto latitante, il quale, sin dall’inizio ha dichiarato di essere un'altra persona. In realtà, anch’egli, dopo i relativi controlli e accertamenti veniva smascherato per la sua vera identità, ovvero un cittadino algerino B.M., classe 1968, su cui pendeva una condanna di tre anni, per rapina ed estorsione. Per tale motivo il latitante veniva tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Rimini oltrechè denunciato per il reato di sostituzione di persona.
Cronaca
20:18 - Riccione