Sono state presentate questa mattina dall’assessore all’Ambiente Anna Montini le nuove linee guida per la gestione e manutenzione del verde nella città, una delle iniziative più significative che l’Amministrazione Comunale sta mettendo in campo per quanto riguarda la gestione e manutenzione del verde pubblico nella direzione di una maggiore naturalità e sostenibilità ambientale. Un nuovo approccio che riguarda la valorizzazione delle aree verdi presenti nel territorio comunale riconosciute quali elementi di qualificazione urbana sia sotto il profilo ambientale, sia sotto il profilo estetico-paesaggistico, ma con fondamentali ricadute positive sulla biodiversita’ e sulla qualità di vita urbana e, in ultimo, sul valore, anche economico, della città. Nel concreto, le azioni consistono nella rimodulazione della gestione del verde muovendosi dal metodo classico dello stereotipato prato all'inglese a favore di un metodo incentrato sul rispetto della natura e degli ecosistemi naturali. Tra gli obiettivi la creazione di connessioni ecologiche fra le diverse aree, incrementando le superfici, gestendo l’integrazione paesaggistica nel rispetto delle peculiarità ecologiche e culturali del tessuto locale, perseguendo altresì l’incremento qualitativo e quantitativo della vegetazione urbana, salvaguardando e potenziando diversità e peculiarità degli ecosistemi. "Lasciar crescere prati fioriti nei parchi – ha detto l’assessore Montini – è ad esempio un formidabile scrigno per la biodiversità e ciò è reso possibile da sfalci differenziati ed effettuati dopo le fioriture. Una modalità operativa che consente di lasciare crescere la vegetazione spontanea per rafforzare tutto l’ecosistema, lasciare che gli impollinatori, come api e farfalle, possano fare il loro dovere e garantire la sopravvivenza di centinaia di piante.”
Le linee guida sulla gestione e manutenzione del verde spontaneo prevedono l'individuazione di alcune aree strategiche per l'applicazione dell'approccio metodologico di progetto, alcune delle quali sono già state realizzate come la rotonda di Via Settembrini e la rotonda sulla ss16, in zona Rimini sud, vicino a Fiabilandia. Le modalità operative prevedono un primo passaggio di rasatura dei bordi in modo da garantire la visibilità e sicurezza stradale mentre le aree interne sono state lasciate a uno sviluppo spontaneo Un’altra modalità operativa prevede la gestione dei prati fioriti con sfalci differenziati, come ad esempio nel Parco XXV Aprile dove alcune aree che presentavano fioriture spontanee sono state lasciate libere di svilupparsi per favorire la biodiversità. Queste aree più selvatiche e spontanee sono state separate con tagli netti e geometrici, secondo disegni predeterminati per consentire la fruibilità delle altre aeree del parco urbano. Verrà effettuato al termine delle fioriture uno sfalcio generale delle aree per mantenere il decoro della città. Il progetto favorisce inoltre la messa a dimora e il mantenimento in alcuni giardini della città di erbacee perenni che richiamano insetti impollinatori e farfalle e che consentono la formazione di corridoi fioriti in aree considerate marginali, dagli ecosistemi poveri e con scarsa biodiversità, grazie all'utilizzo di piante perenni e annuali, le wildflower, che con colori vivaci e forme accattivanti attraggono gli impollinatori;
Le varie iniziative promosse verranno attuate da Anthea, la società in house gestore e manutentore degli spazi verdi pubblici, in collaborazione e condivisione con le associazioni che operano in questo ambito, come Legambiente, Frydays For Future, Fondazione cetacea, L'Umana Dimora, Giardini d’Autore, Italia Nostra, DNA Difesa natura animali ambiente, WWF e Civivo Farm Borg.