Per info e segnalazioni:
geronimo it martedc-1-giugno-torna-lagor-pubblica-sulla-cultura-di-rete-pacs-A24100 004 Per info e segnalazioni: +39 3339968310 -
Cronaca 17:11 | 29/05/2021 - Rimini

Martedì 1° giugno torna l'Agorà pubblica sulla cultura di Rete PACS

Il secondo appuntamento con l'Agorà Culturale organizzato dalla RetePACS_Professionist* Arte Spettacolo Cultura_Rimini si svolgerà martedì 1° giugno alle ore 18.00 c/o l'anfiteatro Francesca da Rimini (Castel Sismondo), per proseguire un concreto percorso progettuale sul futuro culturale del territorio attraverso un confronto propositivo e fattivo tra ile Professionist* di Arte, Cultura e Spettacolo e le istituzioni locali. Saranno presenti Giampiero Piscaglia, assessore alla cultura del Comune di Rimini e Alice Parma, sindaco del Comune di Santarcangelo di Romagna. Si collegherà in streaming anche AWI - Art Workers Italia, un’associazione autonoma e apartitica che dà voce ai/alle professionisti/e dell’Arte Contemporanea, in coordinamento con le altre iniziative del lavoro culturale in Italia e all’estero per riformare il settore e renderlo più inclusivo, sostenibile e trasparente, combattendo le diverse forme di precariato e sfruttamento che attualmente lo contraddistinguono.
La Rete PACS si è costituita a Rimini a inizio 2021 per attivare anche nel nostro territorio le azioni intraprese su scala nazionale da Professionist* Spettacolo E Cultura - Emergenza Continua, AWI - Art Workers Italia e da tutte le altre preziose realtà auto-costituitesi durante la pandemia.

La Rete PACS è uno spazio indipendentedi discussione e confronto sulle tematiche culturali, aperto a tutti, e per Rimini rappresenta un'occasione per intavolare un prezioso dialogo sulle urgenze lavorative del settore e sul futuro culturale del territorio, cogliendo anche lo spunto della candidatura di Rimini come Capitale della Cultura 2024.
La Rete PACS intende stimolare un confronto partendo dal nostro territorio con le sue specificità, promuovendo l’arte, la cultura e lo spettacolo dal vivo come comparti sui quali investire energie e capitali per portare i cittadini fuori dagli effetti post-pandemici che si stanno già evidenziando all’orizzonte, rigenerando il senso di comunità in senso virtuoso, stimolando l’esigenza di conoscenza e fruizione dell’immenso patrimonio culturale, favorendo opportunità economiche e occupazionali in settori che creano ricchezza, attivando nuove opportunità di coesione e di partecipazione sociale.