Ci schiriamo volentieri a fianco di Marina Mascioni, leader di Movimento Nazionale 2016, che ha intrapreso una durissima battaglia contro il degrado e l'incuria nel centro storico di Rimini. Un autentico schifo che chiama in causa per primi i padroni dei cani, almeno dei cani che hanno lasciato tutta quella porcheria che vedete nelle fotografie. Una galleria di immagini che volentieri vi avremmo risparmiato se non si fosse arrivati ad un punto di impossibile sopportazione. "Insistentemente, e cocciutamente, ci permettiamo di ritornare - dice la Mascioni - ancora una volta sul gravissimo problema del degrado ambientale e di decoro del centro storico della nostra città. Ci pare assolutamente inconfutabile il fatto, provato e riprovato, che le strade del centro storico più dedite al passeggio, allo shopping, all’incontro interpersonale, siano violentemente ferite dal gravissino problema della presenza di deiezioni ed escrementi, certamente di origine canina, non escludendo la possibilità di una matrice anche extra-canina del tutto. Ci pare del tutto superfluo sottolineare il fatto che tale presenza sempre più frequente e constatabile ad ogni piè sospinto in tutte le vie del centro, financo nella centralissima Piazza Tre Martiti (già Giulio Cesare), costituisca un problema di prioritaria importanza, sia dal punto di vista di elementari norme di pulizia tout court, sia dal punto di vista di igiene ambientale, sia dal punto di vista di decoro e di Bellezza della città. Pare palese, quindi, che tale problematica rivesta ed investa responsabilità assolute da parte dei cittadini tutti, in primis ovviamente dei padroni dei cani, il più delle volte coinvolti. Tale problematica - insiste la Mascioni che prima di tutta è una cittadina che vie a Rimini e tiene moltissimo alla sua città -ci pare quindi che passi, in termini di risoluzione, attraverso in primis la buona educazione e senso civico del libero Cittadino, fermo restando che la responsabilità pubblica consapevole debba mettere a disposizione di questi nostri amici animali le opportune aree di sgambamento e libertà. Pare altresì assolutamente acclarato il fatto che tale probelmatica abbia una precisa ricaduta sul cosiddetto “progetto integrazione” rivolto a coloro che, legittimamente od abusivamente, soggiornano in quanto “immigrati” sul nostro territorio. Il progetto “Bellezza”, che dovrebbe essere uno dei temi trainanti di ogni amministrazione pubblica di qualsiasi nucleo cittadino consapevole, visti I tempi che corrono, alla luce di quanto sopra risulta essere completamente emarginato e fatto passare in cavalleria, producendo di fatto una regressione sostanziale e profonda della qualità di vita di ogni singolo Cittadino e di tutta la Comunità".
Cronaca
15:53 | 20/11/2017 - Rimini