“Monasteri Aperti” è un suggestivo weekend di spiritualità (17-18 ottobre) lungo i luoghi di fede della Via Emilia. L’iniziativa, giunta al secondo anno, è una occasione per conoscere e promuovere il patrimonio culturale, storico e religioso del territorio, da vivere insieme alle suore clarisse o ai frati francescani.
A Rimini sono ben cinque le opportunità offerte da “Monasteri Aperti”: l’Abbazia di Santa Maria Annunziata Nuova di Scolca, sul colle di Covignano; il monastero della Natività di Maria delle clarisse, a Rimini; il Santuario Santa Maria delle Grazie, dei frati francescani a Covignano di Rimini; il Convento delle Sante Caterina e Barbara a Santarcangelo; e il Convento Francescano di Santa Croce, a Villa Verucchio. Saranno proprio frati e suore a fare da guide, conducendo i visitatori alla scoperta dei luoghi in cui i religiosi e le religiose vivono, pregano e operano.
Sabato 17 e domenica 18 ottobre, sono due giorni di apertura straordinaria. Non si tratta di semplici tour guidati bensì di visite esperienziali.
Promosso da Apt Servizi Emilia Romagna in collaborazione con la Conferenza Episcopale della Regione e il circuito dei Cammini dell’Emilia Romagna, “Monasteri Aperti” è una straordinaria occasione per conoscere e promuovere il patrimonio culturale, storico e religioso del territorio. Le norme di sicurezza sono quelle in vigore (mascherina obbligatoria, numeri limitati a piccoli gruppi e distanziamento fisico), le prenotazioni sono consigliatissime (https://camminiemiliaromagna.it/it/ monasteri-aperti-2020).
I cinque monasteri e conventi pronti ad accogliere i visitatori nella Diocesi di Rimini hanno già ricevuto molte prenotazioni, qualcuno rischia di terminare i posti disponibili prima ancora di aprire le loro porte. L’iniziativa “Monasteri Aperti” a Rimini è organizzata dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Rimini, dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” e Umana Dimora-Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna.
Cronaca
12:54 - Romagna