Una perizia tossicologica che potrebbe cambiare gli esiti dell'inchiesta su quello che successo nel luglio scorso a Riccione. Come si ricorderà, nella piscina del Grand Hotel trovò la morte un giovane senegalese: Madiaye Diongue quel giorno si tuffò in acqua intorno alle ore 14 per un bagno refrigeratore e morì per cause che dovevano essere stabilite dall'esame autoptico. Ora sono stati resi noti gli esiti della perizia tossicologica che la Procura della Repubblica di Rimini aveva chiesto: bene, da quanto emerso, sembra che a stroncare la vita del 21enne africano sia stata l'assunzione di cocaina.
Nel frattempo per quanto successo il gestore della struttura, Gianni Andreatta, è stato indagato per omicidio colposo. All'uomo, difeso dall'avvocato Alessandro Petrillo del Foro di Rimini, viene contestata la mancanza di vigilanza alla piscina che nell'orario del tragico episodio non doveva essere aperta al pubblico come d'altronde riportato nel cartello che indicava il lasso di tempo tra le ore 12 e le ore 15 cme chiusura dello spazio d'acqua della struttura alberghiera con relativa assenza del bagnino di salvataggio.
Ora questo nuovo elemento potrebbe modificare anche la posizione di Andreatta. Sarà comunque la stessa Procura a dover stabilire l'eventuale nuovo percorso investigativo.