È già aperto e pubblicato all’albo pretorio e sul sito del Comune il nuovo bando d’asta per l’alienazione di un terreno in zona Contea, approvato dalla Giunta il 9 febbraio scorso. Dopo che il precedente si è concluso senza che siano state presentate offerte, il nuovo bando parte da una base d’asta inferiore del 15%: a conclusione di questa procedura, per il momento, l’Amministrazione comunale non prevede di attuare ulteriori ribassi. Il terreno oggetto della procedura di alienazione, situato in via Giovanni Paolo II, è un lotto di 3.436 metri quadrati, di cui 2.647 di superficie utile edificabile, che rientra nel comparto della zona Contea acquisito dall’Amministrazione comunale nel 2010 in seguito a una convenzione urbanistica. All’epoca l’area è stata inserita nel patrimonio immobiliare delle alienazioni, ma le procedure di vendita sono state posticipate in attesa di una ripresa del mercato immobiliare e della conclusione delle operazioni di urbanizzazione della lottizzazione, avvenuta solo a maggio 2021. Restano invariate le indicazioni contenute nel bando sulla base dell’atto d’indirizzo approvato dalla Giunta nello scorso ottobre: prevista una quota minima del 30% della superficie edificabile totale destinata a edilizia convenzionata, mentre il criterio di selezione sarà quello del maggior rialzo a partire dalla nuova base d’asta di 977mila euro, con aggiudicazione al concorrente che presenterà l’offerta economica più alta. Confermato anche l’obbligo per l’acquirente, stabilito dalla Giunta e già inserito nel precedente bando, di realizzare un giardinetto da mantenere di proprietà privata a uso pubblico con una superficie di circa 450 metri quadri, che resterà a servizio di tutti i residenti della zona.
Il termine per la presentazione delle offerte è fissato alle ore 13 del 5 aprile 2023, mentre la valutazione delle stesse sarà effettuata dall’Amministrazione comunale il 7 aprile in Municipio. Le offerte possono essere trasmesse al Comune tramite raccomandata postale, agenzie di recapito autorizzate, a mano presso l’ufficio Protocollo oppure via posta elettronica certificata.