Marco Pantani, il giorno dopo la sua morte, dinanzi al suo corpo straziato sul pavimento di una anonima stanza del Residence “Le Rose” di Rimini, ci parla della sua tragica vicenda, offrendoci una sua “personale” interpretazione dei fatti sportivi, giudiziari ed umani che lo hanno visto protagonista indiscusso. Il Campione si lancia a folle velocità sui tornanti della sua esistenza; si spinge a fare nomi; analizza le responsabilità di una Magistratura distratta ed autoreferenziale; dialoga con i suoi avvocati sui complessi meccanismi di una procedura penale e sportiva che non comprende; gioisce per la recente ipotetica riapertura del processo che lo vede vittima e protagonista; inveisce contro la “polvere bianca” che lo ha reso mortale; si confronta veementemente con una Stampa criminale che lo massacra quotidianamente; dialoga amorevolmente con la sua Bicicletta e invoca Tonina, la sua mamma che ancora combatte per ristabilire la Verità, non quella processuale che, fino ad oggi, risulta mendace ed incompleta. Infine rivive l’Epica dei suoi trionfi che lo avvicinano solo al campionissimo Fausto Coppi. Ricorda la sua Cesenatico da ragazzino e i suoi genitori; ricorda i suoi amori. Cerca, post mortem, di dare un senso a quanto accaduto, come un eroe di una tragedia greca che, tornato dagli inferi, si attanaglia disperatamente alla Vita che gli è appena sfuggita dalle mani.
Questi i contenuti di un testo (scritto da Andrea Maioli) ricchissimo di emozionanti situazioni, esaltate da una musica spesso filmica, costantemente in linea con le circostanze che hanno caratterizzato la vita privata e sportiva di Marco. In scena, oltre ad Emanuele Montagna, che interpreta Marco, la commovente Asia Galeottinel ruolo de La Bicicletta, Umberto Baldissarri nel ruolo di una Magistratura alquanto distratta, Martina Valentini Marinaz che cerca di difendere Marco, come Avvocato, dal linciaggio mediatico di cui è stato vittima. E poi, nel ruolo di una crudele Informazione, la brava Valentina Nanni. Infine Giovanni Soave, nel ruolo di una Federazione sportiva asservita ai poteri forti. Si sceglie decisamente la strada dell’Epica, come la unica possibile per far rivivere le imprese, gli eroi, le battaglie.
Lo spettacolo, fortemente voluto dall’amministrazione del Comune di Verucchio e dalla Sindaca Stefania Sabba, intende celebrare la “Giornata della Legalità” che cade il 23 maggio.
Domenica 19 maggio 2024 al Teatro Comunale di Verucchio, Eugenio Pazzini – Ore 21.00 - Per la Giornata sulla Legalità.