“Più di un anno fa si è tenuto un importante consiglio comunale presso la casa circondariale con l’approvazione all’unanimità di un corposo ordine del giorno. Solo pochi giorni fa una relazione di esponenti del Partito Radicale ci ha mostrato come la situazione non sia affatto migliorata. Il Garante comunale per i diritti delle persone private della libertà personale relazioni urgentemente al consiglio comunale.” Così esordisce il consigliere comunale Andrea Pari.
“Sono già passati tredici mesi dall’importante consiglio comunale tenutosi alla casa circondariale di Rimini in cui è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno con obiettivi importanti e condivisi; solo pochi giorni fa una relazione del partito radicale ha informato i consiglieri comunali, e i cittadini a mezzo stampa, che la situazione carceraria non è migliorata” attacca il consigliere.
“Inoltre a giugno 2023, a seguito delle interrogazioni mia e del collega Marcello, si è tenuta una commissione seconda focalizzata sulla risoluzione della inaccettabile situazione della sezione I della casa circondariale, dove l’angolo cottura è promiscuo con il WC, non c’è acqua calda per le docce, gli spazi angusti sono in condizioni pessime e il giudice di sorveglianza continua a riconoscere risarcimenti di pena previsti per i trattamenti inumani e degradanti in violazione dell’articolo 3 della Convenzione dei Diritti dell’Uomo” Continua Pari
“Il regolamento prevede che il garante relazioni almeno ogni sei mesi al consiglio comunale; non avendo il consiglio sue notizie dalla commissione II del giugno 2023, nel consiglio comunale di ieri, ho discusso un'interrogazione in cui chiedevo la convocazione urgente del garante per relazionare al consiglio riguardo alla Casa Circondariale e contestualmente ho richiesto all’Amministrazione quale sia lo stato dell’arte dell’applicazione di quanto votato all’unanimità 13 mesi fa” spiega il consigliere
“L’Assessore Gianfreda ha riportato le scuse del garante per non aver ancora esposto la sua relazione al consiglio. Le scuse, seppur umanamente comprensibili, non sono politicamente accettabili. In accordo con l’assessore e con il presidente e vicepresidente sarà convocata una commissione “Controllo e Garanzia” per approfondire le tematiche richieste nell’interrogazione. Tale convocazione però non potrà e non dovrà sostituire in alcun modo la relazione dovuta al consiglio comunale dal garante dei diritti delle persone private della libertà personale” conclude il consigliere Andrea Pari