Se la Regione Emilia Romagna è davvero intenzionata a collaborare ad un progetto con gli Enti locali per una pista ciclabile internazionale che colleghi lungo il Marano, il mare a San Marino, il Comune di Riccione è pronto. "Accogliamo con favore le dichiarazioni dei giorni scorsi della consigliera regionale Nadia Rossi che riporta la volontà dell'assessore Irene Priolo di verificare la fattibilità del progetto - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici e Ambiente, Lea Ermeti -. Riccione ha da tempo inserito nei sui programmi un progetto di riqualificazione che comprende l'area del Marano e l'ex polveriera, dove in novembre sono partiti i lavori propedeutici alla bonifica dell'area, per poter fare dell'intera asta fluviale un'eccellenza naturalistica del territorio che arriva fino a San Marino".
La realizzazione di un sentiero storico-naturalistico del torrente Marano con riqualificazione area ex polveriera è stato approvato dal Consiglio comunale nel triennale dei lavori pubblici. La progettazione del Comune di Riccione è andata ben oltre i confini comunali affidando all'architetto Simone Contadini la stesura di un progetto intitolato "Le linee dell’acqua" per la mobilità sostenibile. "Gli antichi tracciati viari - scrive nella sua relazione l'architetto Contadini - spesso si sviluppavano lungo i torrenti e fiumi per poi raggiungere borghi e fortificazioni dove il percorso dell’acqua da orizzontale diventava verticale. L’idea progettuale partendo da tale assunto mette a sistema un territorio o meglio tutte le eccellenze in esso contenute, attraverso la realizzazione o adeguamento di linee viarie, ciclopedonali e carrabili, infrastrutture materiali ed immateriali che dovranno fare del territorio una sola entità. Una sorta di area metropolitana formata da collegamenti che potranno portare nei diversi siti, sinergicamente uniti dalle linee tematiche pensate e da quelle che dovranno autonomamente crescere sulla traccia delle prime". Il percorso proposto, partendo da Riccione si snoda fino San Marino ed oltre.
"Si parte da dove le linee delle nostre acque - si legge nella relazione - si confondono con il mare utilizzando quali hub di ingresso le ex colonie marine, che attraverso un progetto di rigenerazione potranno ospitare centri di informazione con relativi punti bike service, noleggio mezzi di trasporto elettrici, spazi per esposizioni, aule dell’università diffusa, biblioteche tematiche". In questo contesto quindi attraverso interventi di rinaturalizzazione del fiume Marano si arriva all’Ex Polveriera, per la quale si prevede il riutilizzo degli spazi esistenti quali spazi didattici con un museo e mostre a tema, sul tema dell’acqua. Continuando sempre lungo il torrente si attraverseranno le colline di Coriano, dove, incrociandosi con il sistema enogastronomico si potrà entrare a diretto contatto con il sistema produttivo.
Un percorso pensato per un territorio a vocazione turistica tanto che il progetto prevede l'utilizzo della tecnologia del sistema di Qr-code, per guidare il visitatore segnalando i punti notevoli.
"In questi anni abbiamo fatto della progettazione sul territorio una caratteristica della nostra amministrazione - ha concluso l'assessore Ermeti - ovviamente per piani e riqualificazioni così ambiziosi l'affiancamento della Regione pare una spinta propulsiva inevitabile ed auspicabile".