Prosegue la fase di attenzione per il rischio incendi boschivi su tutto il territorio regionale. Si tratta del primo step di allerta, a fronte del quale è richiesta la massima cautela negli abbruciamenti di stoppie, legname e altri residui vegetali, che possono essere effettuati solo nelle prime ore della giornata. Il Servizio associato di Protezione civile dell’Unione di Comuni Valmarecchia ricorda quanto disposto dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile: dal 22 febbraio al 27 marzo le attività di abbruciamento di residui vegetali in prossimità di boschi, castagneti da frutto, tartufaie controllate e coltivate, pioppeti e impianti di arboricoltura, sono consentite in assenza di vento e solo in mattinata fino al perdurare delle condizioni ottimali di umidità. I fuochi dovranno comunque essere spenti entro le ore 11.
Per ogni segnalazione di incendio boschivo occorre attivare tempestivamente i Vigili del fuoco al numero 115, mentre per comunicazioni di abbruciamenti controllati o altre attività con rischio incendio, gli interessati dovranno telefonare ai Vigili del fuoco al numero 8008/41051. Dall’inizio del 2022 in Emilia-Romagna si sono già riscontrati oltre cento incendi, per lo più in pianura. La maggior parte dei casi ha interessato comunque superfici di ridotte dimensioni, inferiori all’ettaro. È una situazione su cui incidono in modo importante le condizioni meteoclimatiche del territorio regionale: secondo i dati forniti da Arpae, il 2021 è stato per la Regione il quarto anno più secco degli ultimi sessanta.