In prossimità dell’inizio dell’anno scolastico si intensificano nelle adolescenti e negli adolescenti le paure e le ansie legate al rapporto con le amiche, gli amici, le relazioni con i genitori, le aspettative delle e degli insegnanti. Temi che sono stati approfonditi dal punto di vista educativi nella rassegna curata dall’assessorato alle politiche educative, insieme al Centro per le Famiglie di Rimini, e su cui si è al lavoro per i prossimi appuntamenti. Nel corso del 2024 sono state più di 700 le persone registrate che hanno partecipato ai 7 incontri del ciclo “Adolescenti e genitori: nuovi dialoghi da costruire” organizzati dall’assessorato alle politiche educative in collaborazione con il Centro per le Famiglie di Rimini. Di questi, il 20% sono residenti fuori dalla città e il 26% non avevano prima partecipato ad altre attività del Centro per le Famiglie. Il 61% dei genitori partecipanti, con figlie e figli compresi tra i 13 e i 16 anni”. Gli incontri sono stati introdotti dalla voce delle ragazze e dei ragazzi partecipanti ai laboratori con l’Associazione culturale Alcantara, con cui hanno lavorato sulle stesse tematiche delle conferenze, ma a partire dall’autobiografia e con gli strumenti della narrazione e della poesia. Quest’anno inoltre, vista la grande richiesta di partecipazione, e per facilitare l’accesso ai contenuti delle conferenze anche da parte di chi non li ha potuti frequentare, sono stati realizzati 4 diversi podcast liberi . Una scelta che ha permesso di allargare la platea di fruitori con ulteriori 264 contatti.
“Sono dati– spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini – che non solo ci danno ragione sulla scelta dei temi, quello dell’adolescenza e del rapporto tra genitori, figlie e figli, su cui c’è stata grande richiesta e attenzione, ma anche sul taglio, legato a tematiche specifiche con professioniste e professionisti di diversa formazione e orientamento. La rassegna ‘adolescenti e genitori’ è nata proprio dalla percezione e dall’esigenza comune da parte di scuole, istituzioni e servizi di approfondire temi centrali non solo per superare il malessere, ma soprattutto per prevenirlo e sviluppare una idea di scuola del benessere, inclusiva ed empatica. La forte partecipazione e i dati sull’affluenza ci indicano una strada sostenere anche per il futuro”.