“Leggendo, sono rimasto quasi senza parole. Se non fosse che da cittadino italiano prima ancora che da segretario provinciale del Partito Democratico di parole di sdegno me ne sono subito scattate in testa mille: vedere un sindaco, in questo caso il primo cittadino di Pennabilli Mauro Giannini, scrivere sul suo profilo Facebook pubblico e come tale accessibile a tutti “sono partito per servire la bandiera, avevo solo un credo e la camicia nera” già fa rabbrividire. La risposta “sono nato con la camicia nera e morirò con la camicia nera” al commento di un cittadino è di una gravità inaudita. Ogni sindaco giura infatti fedeltà assoluta a quella Costituzione Italiana che è la bussola della nostra società, è nata con valori anti fascisti e condanna chi esalta principi, fatti e metodi fascisti. E giura anche e soprattutto a nome di tutta una comunità, non di parte di essa, di una cittadinanza di un territorio che ha pianto decine e decine di suoi figli proprio per la violenza di quel regime e per rappresaglie nazifasciste nei giorni della Liberazione”. Filippo Sacchetti denuncia pubblicamente il comportamento del sindaco Giannini, che “dopo aver visto la policy del noto Social Network cancellare giustamente quanto aveva scritto, lo ha riproposto con qualche minima limatura ma non mutando di una virgola la sostanza e il pensiero infarcito di termini inequivocabili”.
Per poi chiosare: “Il primo cittadino di qualsiasi comunità dovrebbe essere sempre e comunque d’esempio per ogni suo compaesano. Viene letto da adulti e ragazzini e i suoi messaggi dovrebbero essere sempre positivi. Questa sorta di inno al cameratismo e al servizio alla patria in guerra non suona quindi solo stonato e non va derubricato alla categoria delle gaffe in un momento storico come questo e con il resto del mondo che si interroga sulla “natura” del nascituro governo Meloni, ma è pericoloso. Così come lo è qualsiasi rigurgito fascista in un’Italia resa libera e democratico dal sacrificio di chi per contrastare la dittatura di quella camicia nera ci ha rimesso la propria vita”