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Cronaca 16:10 | 07/07/2021 - Coriano

Presentato il Manifesto Anpci a Roma, tra i sottoscrittori anche il sindaco Spinelli

E’ stato presentato ieri a Roma il Manifesto Anpci (Associazione nazionale piccoli comuni d’Italia) attraverso uno slogan quantomeno particolare: “Ascoltare il battito del territorio, se si fosse dato ascolto ad Anpci oggi avremmo una Amministrazione Pubblica diversa”. All’appuntamento presso la la Sala Conferenze Nassiriya di Palazzo Madama (sede del Senato della Repubblica italiana) c’era, tra gli altri, anche il sindaco di Coriano Domenica Spinelli.

“Ritengo doveroso – ha detto la prima cittadina corianese - che si guardi ai problemi dei comuni di minore dimensioni, che sono quelli nei quali si evidenziano maggiormente le difficoltà legate a tutte quelle norme che ne impediscono, non solo il buon funzionamento ma, la sopravvivenza stessa. Un grido di allarme che risuona ormai da parecchio tempo e al quale è indispensabile dare ascolto. Ho sottoscritto convintamente, in qualità di sindaco, il Manifesto che ANPCI propone e per sostenerlo e per contribuire affinché non restino parole morte ho partecipato alla conferenza stampa. Il Sindaco è il punto di riferimento della comunità ed organo fondamentale, dovè c’è un comune c’è un Sindaco. Il Sindaco è il perno intorno al quale ruota l’amministrazione comunale. La nostra attività – ha proseguito la Spinelli - non è per nulla facile, vestiamo una duplice posizione giuridica, siamo a capo dell’Amministrazione Comunale, eletti direttamente dai cittadini e siamo ufficiali di Governo e quindi organo dello Stato subordinati ai Prefetti. Il sindaco interviene in ogni attività economica del Comune, attività di pianificazione, nei servizi pubblici e sociali, deve porre attenzione all’utilizzo delle risorse. Siamo esposti a tantissime responsabilità, civile, penale, amministrativa e contabile, siamo chiamati costantemente a valutare ogni atto con trasparenza, legalità nell’ottica della buona amministrazione. Tutto questo si muove in un complesso di norme disorganiche e modificate in modo frammentario, che spesso ingessano le amministrazioni. Caso emblematico – ha concluso - sono le norme che regolano la gestione del personale all’interno delle amministrazioni pubbliche.”