Questa mattina in cattedrale si sono svolte le onoranze funebri di Gianni Indino, scomparso all’età di 70 anni dopo un breve ricovero in ospedale, a causa di un aneurima che lo ha colpito lo scorso 31 gennaio. Rappresentanti delle associazioni di categoria e delle imprese della città, politici, comuni cittadini, persone che hanno condiviso con l'attuale Presidente di Confcommercio e del Caar percorsi lavorativi o condiviso con lui la passione per la radio e la televisione. Una cattedrale stracolma. Centinaia di persone presenti al Duomo per la celebrazione del funerale di un uomo prima, di un imprenditore poi tra i simboli della nostra città, della Rimini capitale d’Italia del divertimento notturno, ma non solo. Per Gianni, è stato l'addio alla vita terrena che certamente meritava.
Nell’omelia, il Vescovo Nicolò ha ricordato come nel loro primo incontro Gianni l’avesse invitato al Caar di cui era Preseidente per mostrargli la piattaforma con cui il centro dona ai bisognosi il cibo in eccedenza.
“Non c’è fine, non c’è inizio. C’è solo l’infinita passione per la vita”. A ricordalo con una frase di Federico Fellini, è stato durante la cerimonia il presidente nazionale della Confcommercio, Carlo Sangalli, con la voce rotta dalla commozione. Le ultime parole sono state della figlia Valentina che ha salutato il papà a nome dell’intera famiglia, la mamma Anna, il fratelli Federico, i nipotini che Gianni adorava.