Sono state 145 le violazioni registrate nel corso del 2021 dalle “fototrappole”, il sistema di videocamere a sensori posizionate vicino ai cassonetti della raccolta differenziata allo scopo di individuare coloro che non rispettano le regole per il corretto conferimento dei rifiuti. Si tratta di un sistema attivo a rotazione, che nel corso dell’anno ha consentito di monitorare oltre una ventina di postazioni ritenute maggiormente critiche e individuate sulla base delle verifiche condotte dall’ufficio ambiente del Comune su segnalazione dei cittadini, di Hera gestore del servizio di raccolta e delle Guardie Ecologiche Volontarie che operano in ausilio del Comune. In media le Fotocamere di Controllo Ambientale, autorizzate dalla Prefettura, restano installate per circa una settimana ad eccezione dei casi che si presentano più problematici, dove il periodo di videosorveglianza è più esteso.
Secondo i dati rilevati da Hera, nel 2021 sono 4 le postazioni dove i tre addetti incaricati hanno accertato un numero superiore a venti infrazioni: via Mosca (31 violazioni), via Mirandola (25), via Tombari (24), via Losanna (23). Numeri molto più ridotti nelle altre postazioni, con 8 aree dove non sono state registrate violazioni. Sono 3 le casistiche ricorrenti di chi commette l'infrazione: oltre ai residenti, la gente di passaggio (tipologia ad esempio che incide in via Losanna) e le attività commerciali. Rispetto alle tipologie di violazione, l'abbandono dei rifiuti fuori dai contenitori incide sul totale degli accertamenti per circa il 70%, mentre il 26% delle infrazioni riguarda il conferimento non corretto. In entrambi i casi la sanzione è pari a euro 104 euro. Le Fotocamere di Controllo Ambientale rappresentano un importante ausilio all’attività delle Guardie ecologiche volontarie della provincia di Rimini, operative sull’intero territorio comunale. Nel 2021 sono state una settantina le infrazioni accertate dalle Gev, inviate poi alla Polizia Locale per la notifica delle sanzioni, che vanno da un minimo di 52 euro ad un massimo di 300 a seconda del tipo di violazione commessa.
“Questi dati confermano come le fototrappole possano rivelarsi uno strumento importante per contrastare l’abbandono dei rifiuti, fenomeno che impatta sul decoro e la qualità urbana, dove l’azione di pochi singoli finisce per rovinare l’impegno di chi agisce con responsabilità per rispetto dell’ambiente e della collettività – sottolinea l’assessora all’Ambiente Anna Montini – Credo che la videosorveglianza sia importante come fattore di deterrente, così come resta imprescindibile l’attività condotta dalle GEV. Sia il sistema di videosorveglianza, sia l’attività di osservazione dei volontari ci consentono non solo di andare a sanzionare i trasgressori, ma ci forniscono indicazioni importanti per capire i comportamenti dei cittadini e soprattutto per migliorare i servizi di raccolta per famiglie e attività. Dalle relazioni delle GEV emerge, ad esempio, come rilevante l’abbandono di materiale edile, sia in campagna sia nei centri abitati. Inoltre emerge come, tendenzialmente, siano i giovani quelli maggiormente rispettosi delle regole per la raccolta differenziata, mostrando una maggiore attenzione e sensibilità rispetto alla popolazione più adulta. Informazioni utili per orientare la nostra azione sia sul fronte del potenziamento dei servizi di raccolta, sia per le attività di sensibilizzazione dei cittadini”.