Avanza l’attuazione del programma per il potenziamento e l’estensione del sistema di videosorveglianza sul territorio riminese. Entro il 2024 si passa a 368 telecamere, inclusi i nuovi dispositivi ad uso specifico, dotati di intelligenza artificiale. Per il futuro altre 400 nuove telecamere previste nella pianificazione strategica. Raddoppiare la rete di video sorveglianza della città entro il 2024, passando dalle attuali 178 a 368 telecamere, e rendere sempre più capillari e integrate le azioni di presidio del territorio con l’installazione di ulteriori 400 telecamere negli anni successivi. E’ questo l’obiettivo del ‘piano regolatore’ del sistema di video sorveglianza, un documento - già approvato dalla giunta comunale e sottoposto all’approvazione preventiva da parte del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica - che consentirà alla città di fare un deciso salto di qualità sul fronte delle misure di strategia locale di sicurezza. Il piano è diviso in due step: il primo prevede di estendere entro il 2024 a tutto il territorio la rete degli occhi elettronici della città attivando 190 nuove telecamere, incluse le prime nuove apparecchiature a tecnologia Ocr (la cui attivazione avverrà già a partire dal 2022); il secondo prevede un piano strategico dettagliato per implementare con altri 400 nuovi siti di videosorveglianza la sicurezza urbana sulla base di una specifica analisi integrata, già elaborata dagli uffici preposti. A regime, il piano consentirà di completare l'attuale impianto di videosorveglianza, introducendo telecamere di ultima generazione e allargando la rete di sorveglianza, innalzando al contempo la qualità del servizio che costituisce sempre più uno strumento ormai indispensabile per la polizia locale e per le altre forze dell’ordine, quotidianamente utilizzato nel rispetto delle diverse prerogative e funzioni, ai fini della tutela della sicurezza urbana e della sicurezza pubblica, del patrimonio comunale, della protezione civile e della sanità pubblica, della sicurezza stradale, della tutela ambientale e di polizia amministrativa, prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento dei reati. La fotografia attuale - Il Comune di Rimini ad oggi è dotato di un sistema di videosorveglianza che conta 178 telecamere accese e funzionanti. Una rete composta da 154 telecamere collegate al sistema remotizzato presso le centrali operative di polizia locale, Carabinieri, Questura e Guardia costiera (quest’ultima limitatamente all’area di competenza) e da altre 24 telecamere per la gestione operativa dei sottopassi. Un sistema di videosorveglianza che ha visto una progressiva e costante implementazione nel corso degli anni, sia per numero di telecamere installate, sia per tecnologia utilizzata. Se fino a 15 anni fa il numero di telecamere a Rimini era inferiore a 10, nel 2022 se ne contano 178: un’estensione progressiva che è andata di pari passo al perseguimento dell’obiettivo di essere sempre più adeguati alle esigenze del territorio e rispondere alle necessità delle forze di polizia. Raddoppiare le telecamere entro il 2024 - Il programma di potenziamento della rete prevede ora un deciso salto di qualità, sia grazie all’introduzione di nuove tecnologie e funzionalità a disposizione oggi e in grado di migliorare la qualità delle attività di presidio e controllo della sicurezza urbana, sia grazie all’attività di pianificazione capillare dell’installazione delle telecamere, elaborato attraverso il lavoro sinergico del comando della Polizia locale, degli uffici del sistema informativo comunale e di quelli dei lavori pubblici. Un lavoro di squadra che consente di prevedere l’installazione delle nuove telecamere in sinergia con gli interventi programmati nel piano dei lavori pubblici. Il programma di potenziamento previsto nel prossimo biennio procederà per step. La prima fase prevede l’attivazione entro l’anno delle prime 10 telecamere OCR (Optical Character Recognition), finanziate dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del progetto Street tutor, alle quali seguiranno altre 11 telecamere OCR previste dal progetto Centro Sicurezza, finanziato dal Ministero dell’Interno. I varchi OCR sono ad oggi della massima risposta tecnologica al contrasto delle attività illecite sul territorio, telecamere capaci di leggere la targa dei veicoli in transito, dotate di intelligenza artificiale, collegate ad un server centrale, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in grado di leggere ed archiviare il numero di targa di tutti i veicoli in transito e la relativa immagine. Il sistema offre la possibilità, per ogni singola forza di Polizia, di interfacciarsi con le diverse banche dati dei veicoli, incrementando la capacità di analisi dei flussi monitorati e consentendo la possibilità di inviare alert in tempo reale. Nel 2022 il Comune di Rimini ha avviato l’installazione della propria rete di lettura targhe con i con i primi 8 varchi che verranno attivati entro l’anno, a questi seguiranno altri 8 varchi e, a regime, entro il 2024, i varchi complessivi OCR di cui si doterà il comune di Rimini saranno in totale 40, nelle zone più sensibili della città, sempre abbinate a telecamere a 360 gradi. Parallelamente verrà potenziata anche la rete delle telecamere di contesto, a partire dalla copertura di tutta la fascia a mare. Cinquanta sono i nuovi occhi elettronici che saranno installati entro l’anno lungo i sei chilometri del Parco del mare nord: un’operazione in partnership con Lepida e il contributo della Regione Emilia Romagna, per un programma innovativo che vedrà il posizionamento di nuove telecamere a 360 gradi, capaci di garantire prestazioni più efficienti e più funzionali alla sorveglianza. Altrettante sono le telecamere che copriranno il Parco del Mare sud nei tratti già completati del Lungomare Tintori e del Lungomare Murri, a cui si aggiungeranno altre 9 telecamere nel lungomare Spadazzi. Impianti saranno posizionati anche in altri punti della città come in corrispondenza dei sottopassi, a Borgo Marina, lungo la Statale 16, nella zona dello svincolo Padulli, ad implementazione della sorveglianza dei parchi pubblici. A fronte dell’ampliamento della rete di telecamere e dell’innalzamento della qualità del servizio di videosorveglianza, l’Amministrazione Comunale sta lavorando anche ad una revisione e potenziamento delle sale di controllo, in modo da poter rendere più efficiente e veloce la trasmissione e la verifica dei dati, rafforzando la sinergia con le forze dell’ordine e gli istituti di vigilanza. Parallelamente si sta lavorando, di concerto fra Polizia locale e Unità operativa sulla Privacy, al nuovo regolamento che consentirà l’utilizzo anche di nuove tecnologie in movimento. Progetti di video sorveglianza: altre 400 telecamere - Contestualmente alla pianificazione dell’estensione della rete degli occhi elettronici per il prossimo biennio, è stato redatto un documento che rappresenta una visione strategica per la video sorveglianza del futuro che prevede 400 nuovi siti di videosorveglianza (sia telecamere di contesto, sia a tecnologia OCR) sul territorio comunale, finalizzati all’implementazione della sicurezza urbana, della pubblica sicurezza, della tutela del patrimonio comunale e all’incremento della percezione della sicurezza percepita dalla cittadinanza. Gli spot individuati per una copertura ottimale del territorio, sono stati identificati sulla base di una specifica analisi, sulla scorta della conoscenza territoriale del Comando di Polizia Locale, sulle specifiche richieste pervenute dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, Questura, Comandante Provinciale dei Carabinieri, nonché delle segnalazioni ricevute da cittadini e personale della Polizia Locale. “Negli anni - commenta l’assessore ai lavori pubblici Mattia Morolli - siamo riusciti gradualmente, ma in maniera costante, ad implementare il sistema di videosorveglianza della città. Per i prossimi anni la pianificazione dell’ampliamento della rete di videosorveglianza vuole diventare uno strumento strutturale per rispondere progressivamente, e di concerto alla programmazione dei lavori pubblici, a contesti ritenuti sensibili o critici”. “Si tratta – dichiara l’assessore alla sicurezza Juri Magrini - di una pianificazione che mettiamo a disposizione delle forze dell’ordine a presidio del territorio, nell’ottica soprattutto della prevenzione della sicurezza, garantendo il monitoraggio 24 ore su 24 delle principali vie d’accesso alla città e delle zone più sensibili e critiche. Un piano che prevede l’utilizzo delle molteplici opportunità offerte dalla tecnologia a supporto della sicurezza urbana, di cui la città ha già iniziato a dotarsi, per estendere e rendere più efficiente le azioni di presidio”.