“Stefano Bonaccini prenda esempio dal governatore della Regione Marche che sulla Fase 2 appare più lungimirante e più coraggioso del presidente dell’Emilia-Romagna”.
L’appello arriva dai parlamentari della Lega Jacopo Morrone e Elena Raffaelli (nella foto).
“Nei giorni scorsi, abbiamo assistito allo scivolone di Bonaccini sulle spiagge, - incalza Raffaelli - mentre il presidente delle Marche ne ha consentito l’accesso già dal 4 maggio, il ‘gendarme’ Bonaccini le ha chiuse fino al 18 maggio. Così per i saloni di estetica, per i parrucchieri e i barbieri: mentre nelle Marche potranno riaprire, in piena sicurezza, già dal 14 maggio, in Emilia-Romagna sembra che debbano aspettare fino al primo giugno. Il settore benessere è in grande sofferenza. È stato infatti uno dei primi a chiudere e sarà fra gli ultimi a riprendere i servizi grazie agli inspiegabili provvedimenti governativi. Eppure è noto che si tratta di attività che già operano in sicurezza dal punto di vista sanitario e sono già pronti a ripartire garantendo clienti e lavoratori. Tra i problemi emergenti anche il fenomeno dell’abusivismo, con i conseguenti rischi sanitari, che, insieme ai danni economici, sta mettendo in ginocchio gli operatori. Il nostro sconcerto è rivolto anche al Governo che sembra scollegato dalla realtà economica del paese. Un emendamento della Lega, volto ad anticipare la riapertura degli ‘artigiani del corpo’, è stato bocciato questa mattina in Aula senza alcuna ragione apparente”.
Cronaca
20:05 - Romagna