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Cronaca 11:04 | 30/03/2021 - Cattolica

Rapine in tabaccheria e al Conad di via Macanno: individuati gli autori, erano già dentro

Al termine di una lunga attività investigativa, avviata dal gennaio 2020, i carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R. di Riccione sono riusciti a mettere il punto alle scorribande di due noti pregiudicati cattolichini, già al centro di gravi fatti di cronaca che hanno interessato la Valconca nell’ultimo anno.

A finire in manette sono stati M.N., classe 2000 e M. F. classe 98, entrambi residenti a Cattolica e attualmente ristretti – per altra causa - presso le case circondariali, rispettivamente di Rimini e Piacenza.

In particolare, le indagini hanno consentito di accertare che il M.N., lo scorso 10 gennaio 2020, con il volto travisato ed armato di una spranga di ferro, aveva fatto irruzione, sfondando la porta, in una tabaccheria di via Toscana, ad orario di chiusura, riuscendo – a seguito della reazione della titolare – ad impossessarsi unicamente della borsa di quest’ultima, contenente 50 euro. Durante la fuga, però, il malvivente aveva lasciato alle sue spalle un berretto da cui gli investigatori sono partiti per arrivare alla sua identificazione. Nel frattempo, il giovane, in compagnia del proprio complice, il 04 maggio 2020 avevano preso di mira la CONAD Macanno della Regina ove, fatta irruzione armati di una pistola (poi rivelatasi a salve), avevano portato via l’incasso giornaliero, di alcune migliaia di euro, oltre ad aver terrorizzato le cassiere.

Gli investigatori, coordinati dal Sost. Proc. BERTUZZI, sono riusciti a ricostruire ulteriori episodi delittuosi ascrivibili in particolare al M.N e ad accertare che il M.F. era titolare di una autonoma attività di spaccio di stupefacenti: dagli elementi raccolti, infatti , sono stati ricostruiti alcuni episodi di spaccio di cocaina per un totale di circa 4 gr.

Il G.I.P. del Tribunale di Rimini ha così emesso il provvedimento cautelare notificato ai due: M.N., in particolare, è stato destinatario di un ordine di custodia cautelare in carcere, ce si sommerà a quello già in corso.

Per M.F., invece, in relazione ai fatti imputati, ha ricevuto l’ordine di arresti domiciliari, tuttavia sospesi atteso l’attuale state detentivo presso il carcere di Piacenza.