Con la sentenza emessa il 4 aprile 2024 e pubblicata il 30 maggio 2024, il giudice del lavoro del tribunale di Bologna, ha condannato Rete Ferroviaria Italiana (RFI spa) a pagare il risarcimento del danno a favore degli eredi di un lavoratore del Deposito Locomotive di Bologna ammalatosi di Mesotelioma e deceduto per suicidio, per un ammontare complessivo di circa 800.000 € più le spese processuali.
AFeVA Emilia Romagna aps ha seguito il lavoratore ed i suoi familiari nel portare avanti la causa civile patrocinata dalle avv. Francesca Ferretti, Francesca Stangherlin e Stefania Mangione.
Si tratta di una sentenza importante, in quanto oltre al riconoscimento del nesso causale fra l’esposizione ad amianto nel lavoro e l’insorgenza del Mesotelioma, si riconosce la colpa dell’azienda nell’ avere violato le norme per avere omesso la applicazione delle misure di sicurezza e di tutela del lavoratore e riconosciuto che sussistevano ampie informazioni in quegli anni sull’azione cancerogena dell’amianto, ha anche riconosciuto che la morte avvenuta per il suicidio del lavoratore:”… è stata (con)causata da mesotelioma pleurico contratto in conseguenza di esposizione all’amianto durante le lavorazioni compiute da costui quale dipendente della società… “. RFI spa ha impugnato la sentenza in appello.