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Cronaca 13:04 | 17/11/2022 - Riccione

Rilancio delle Terme, destinazione sociale per Bertazzoni e Hotel Smart, nuovi parcheggi in viale San Martino

Un progetto per il rilancio dello stabilimento termale che serva da volano per la riqualificazione di tutto il quartiere Abissinia. Una destinazione sociale per l’ex colonia Bertazzoni, che dunque non verrà più venduta, e per l’ex Hotel Smart. Corposi interventi alla viabilità della zona per renderla più fluida, migliorare il sistema dei parcheggi e contrastare la sosta selvaggia. 

Grande successo per #riccionepartecipa, l’iniziativa della giunta comunale di Riccione che, uno dopo l’altro, sta incontrando tutti i quartieri della città. Ieri sera c’erano almeno un centinaio di persone al bar Caracas, lungo viale San Martino, zona Abissinia. Tantissime le domande che i residenti hanno rivolto ai componenti della giunta comunale, in particolare sul futuro dello stabilimento termale, il prolungamento del Metromare, il sistema dei parcheggi, della viabilità e sul sabbiodotto per il ripascimento ormai in disuso. La sindaca di Riccione Daniela Angelini, ringraziando tutti i presenti per la grande partecipazione, ha garantito che “l’incontro, il dialogo, il confronto diretto e non sui social network sarà sempre il mio modo di governare: ora completeremo il giro dei quartieri ma torneremo presto anche qui”.

La sindaca ha inoltre annunciato che presto verrà somministrato un questionario agli esercenti dei vari quartieri della città per meglio comprendere quella che può essere la vocazione di ogni area e quali, di conseguenza, potranno essere le possibilità di sviluppo. “Vi prego di rispondere perché sarà uno strumento prezioso per fare crescere la città all’insegna del dialogo e della condivisione”. 

L’amministrazione comunale - ha messo in chiaro l’assessore all’Urbanistica Christian Andruccioli - “sosterrà progetti che portano valore all’Abissinia e alle Terme e non mere speculazioni”. “Un progetto sostenibile economicamente per il rilancio dello stabilimento termale è di grande interesse per questa amministrazione - ha proseguito Andruccioli -. Le Terme rappresentano un volano preziosissimo per tutto il quartiere e tutta Riccione: garantiscono un enorme indotto, grandi possibilità di sviluppo per tutti. Come amministrazione vogliamo creare le condizioni perché questo sviluppo venga davvero avviato e anche che molti alberghi vengano riqualificati”. 

Diversi residenti dell’Abissinia hanno chiesto certezze sul prolungamento del Metromare dalla stazione di Riccione a Cattolica, non mancando però di manifestare la necessità di tutelare, in fase di progettazione, la viabilità locale e il sistema dei parcheggi. “Il Metromare non può restare un’opera monca - ha aggiunto Andruccioli -. Il prolungamento del tracciato è una grande opportunità di sviluppo della zona, un mezzo per portare qui in Abissinia direttamente i turisti e per dare ai residenti la possibilità di un collegamento meno inquinante per gli spostamenti verso Rimini e Cattolica”. L’assessore, che ha anche la delega all’Ambiente, ha però chiarito che “sul Metromare dovranno al più presto salire le biciclette perché diversamente non si crea quell’effetto rete necessario per il funzionamento ottimale dei servizi pubblici”. 

I residenti dell’Abissinia hanno lamentato diverse problematiche per il viale principale della zona, viale San Martino, riferendosi soprattutto alla mancata protezione della pista ciclabile e la carenza di parcheggi. Il responsabile del settore viabilità del Comune Giancarlo Mancini ha presentato un progetto su cui la sindaca Angelini ha chiesto un confronto con i cittadini presenti. “Il progetto - ha riferito Mancini - prevede la protezione della pista ciclabile sul lato Cattolica con delle fioriere e delle ringhiere. Quanto all’area della piazza principale, dove ci sono farmacia e Poste, possiamo ricavare otto parcheggi a rotazione arretrando leggermente, verso le attività, le panchine presenti”. In merito alla viabilità, altri residenti hanno chiesto soluzioni per mettere in maggiore sicurezza l’attraversamento dell’incrocio tra i viali Milano e San Martino e contro la sosta selvaggia nella zona della rotatoria delle farfalle.

Grande attenzione i cittadini dell’Abissinia l’hanno rivolta anche al futuro della ex colonia Bertazzoni e dell’ex hotel Smart. Alcuni hanno chiesto   che fine farà la Fondazione Cetacea che a Riccione aveva aperto l’ospedale delle Tartarughe. “Fondazione Cetacea ha fatto la scelta di trasferirsi a Rimini - ha spiegato l’assessore Andruccioli - ma le porta della città per la Cetacea rimangono spalancate”. Poi l’assessore ha svelato il futuro dell’ex colonia Bertazzoni. “Riteniamo che non possa essere venduta”, ha subito chiarito dopo che in passato per due volte l’asta per la cessione era andata deserta. “E’ un patrimonio a disposizione della città e dovrà essere sistemata per un uso sociale. Se un domani, in un’ottica di sviluppo del quartiere, si dimostrerà strategica per un intervento generale allora potremo rivedere la nostra posizione ma per ora intendiamo intraprendere questa strada: metterla a disposizione dei cittadini”. Sorte simile per l’ex Hotel Smart, che era stato prima sequestrato e poi confiscato alla malavita. “Anche in questo caso cercheremo una destinazione sociale per una struttura, quella di via Nazario Sauro, che non può finire nel degrado”. 

 

Giochi nei parchi, alberi da monitorare e sabbiodotto

 

Tra le richieste avanzate dai residenti, in questo caso alcune mamme, c’è stata quella di avere più giochi, soprattutto per i bambini piccoli, in alcune delle aree verdi, e di tenere monitorati alcuni alberi, a loro detta potenzialmente pericolanti. “Il patrimonio arboreo del Comune di Riccione è sconfinato - ha detto l’assessore all’Ambiente -. L’amministrazione ha raddoppiato i fondi per il monitoraggio e la messa in sicurezza delle piante. Non vogliamo che nessuno si faccia male”. Infine il sabbiodotto. Il presidente della Cooperativa Bagnini di Riccione Diego Casadei ha chiesto che cosa fare di quella ingombrante struttura sulla spiaggia della zona sud dato che è inutilizzata (perché inutilizzabile) da molto tempo. “E’ di proprietà della Regione Emilia Romagna - ha risposto la sindaca Daniela Angelini -: ci rivolgeremo subito a questo Ente per avere chiarimenti”.