L’Amministrazione Comunale di Bellaria Igea Marina chiude l’anno con una nuova, cospicua misura a sostegno delle famiglie, del commercio, dei pubblici esercizi e, in generale, di tutte quelle attività che tanto sono state messe alla prova in un anno, il 2020, caratterizzato dalla pandemia e dalle rigide misure a contrasto del contagio.
La Giunta ha infatti approvato la delibera che anticipa la pubblicazione, prevista già nei primi giorni di gennaio, dell’avviso pubblico legato ai rimborsi della Tassa Rifiuti (Tari) pagata quest’anno: un provvedimento sotteso a un importante stanziamento pari a 350.000 euro di fondi comunali. Una misura che l’Amministrazione, anche in discontinuità rispetto ad analoghe leve adottate da altri enti locali, ha inteso rivolgere a una vasta platea di potenziali beneficiari: volontà che si riflette nei criteri definiti per avere accesso alla restituzione dell’imposta, ma anche nell’ampia finestra temporale che sarà concessa all’utenza. L’avviso pubblico resterà in pubblicazione infatti fino alla fine di febbraio.
Potenziali beneficiari saranno sia utenze domestiche che non domestiche.
Per quanto concerne queste ultime, il ventaglio di attività che potrà presentare domanda è ampissimo Dai vari tipi di negozi (a titolo di esempio, abbigliamento, calzature, librerie), per i quali sono previsti rimborsi fino al 70 % della quota pagata, al mondo della ristorazione (comprese trattorie, osterie, pizzerie e pub ad apertura annuale), le attività artigianali, bar, caffetterie e pasticcerie ad apertura annuale, sale e parchi giochi, saloni di bellezza e palestre, fino al congressuale: tutte categorie per cui sono previsti rimborsi fino al 50 %.Poi sostegno alle imprese del settore turistico, che nonostante un buon fine stagione ha registrato comunque cali fino al 40 % e sconta grandi incertezze: per alberghi, locande e pensioni (con o senza servizio di ristorazione), in arrivo rimborsi fino al 10 %. A questi si aggiungono gli stabilimenti balneari, categoria che in una prima fase aveva avuto solo un 10 % di decurtazione a fronte del 20 % concesso ad altri settori del medesimo settore turistico. Infine, le case di cura con rimborsi fino al 20 % della Tari pagata nel 2020.
Significativo anche l’impegno a sostegno delle utenze domestiche. Anzitutto, dando continuità a quell’attenzione verso la fragilità che ha permeato tutte le misure anti Covid-19 adottate dall’Amministrazione in questo 2020: verrà così riconosciuto un rimborso di 100 euro, a prescindere da numero di componenti e coefficiente ISEE, ai nuclei famigliari che accolgano anche solo una persona con invalidità al 74 % e ai lavoratori in cassa integrazione o con guadagni sospesi per almeno quattro mesi o comunque interessati da una riduzione dell’orario di lavoro di almeno il 50 %. Premesso ciò, verrà riconosciuto un rimborso di 150 euro alle utenze composte da sei occupanti con reddito ISEE non superiore a 27.000 euro, 100 euro a quelle con 5 occupanti e un ISEE non superiore a 23.000 euro, nonchè un contributo di 75 euro per le utenze che interessano quattro occupanti per un ISEE non superiore a 20.000 euro. Come detto, il fondo a cui è sottesa questa importante, ultima misura dell’anno solare, ammonta a 350.000 euro: aumentato di ulteriori 100.000 euro rispetto ai 250.000 accantonati allo scopo lo scorso agosto. In quell’occasione, i rimborsi per la Tari 2020 erano stati previsti nell’imponente pacchetto da oltre 1.100.000 euro che l’Amministrazione ha vincolato a futuri interventi a sostegno di aziende e famiglie per far fronte all’emergenza Covid19.