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Cronaca 12:38 | 29/04/2023 - Riccione

Riuso di alberghi marginali, per accogliere i lavoratori stagionali del settore turistico a prezzo calmierato e garantito

L’amministrazione comunale ha avviato un tavolo di confronto con Federalberghi per trovare una soluzione agli alloggi per i lavoratori stagionali. Si sta lavorando ad un avviso pubblico per evitare l’abbandono delle strutture, il degrado urbano in zona turistica, ottenendone la disponibilità a prezzi calmierati. L’assessore Andruccioli: “Un’emergenza che necessità di una risposta tempestiva: lavoriamo per fornirla immediatamente. Stiamo studiamo incentivi fiscali per rendere il progetto ancora più appetibile” Il direttore Aia Luca Cevoli: “Promuoviamo la dignità del lavoratore: vogliamo essere primi non solo nell’accoglienza dei turisti ma anche dei nostri collaboratori”

Le vecchie pensioni convertite in “foresterie” per dare alloggio ai lavoratori stagionali  a prezzo calmierato. Federalberghi lancia l’SOS, il Comune di Riccione risponde. Nasce così un progetto di città che intende mettere in rete le strutture ricettive marginali trasformandole in alloggi temporanei per i lavoratori del settore turistico. 

“La giunta comunale - spiega l’assessore all’Urbanistica Christian Andruccioli – sta verificando con la Regione i contenuti di un avviso pubblico per la disponibilità di strutture alberghiere sotto utilizzate o attualmente inutilizzate al fine di offrire alloggio temporaneo ai dipendenti stagionali del comparto turistico a prezzi calmierati rispetto a quelli di mercato ed evitare con l’abbandono delle strutture il degrado urbano in zona turistica. L’emergenza personale necessita di una risposta tempestiva, di città: lavoriamo con l’obiettivo di fornirla subito. Al fine di sostenere il progetto l’amministrazione comunale sta verificando la possibilità di dare  incentivi fiscali a favore degli operatori che scelgono di dare accoglienza al personale”. 

Il progetto promosso dal Comune di Riccione nasce da una precisa richiesta avanzata da Federalberghi: “Ormai da diversi anni ci troviamo ad affrontare una conseguente criticità alla mancanza di personale, problema di non facile soluzione, cioè la mancanza di alloggio temporaneo per i lavoratori stagionali provenienti da fuori Provincia.  Come Federalberghi - osserva il direttore Luca Cevoli - abbiamo segnalato il problema all’amministrazione comunale, trovando insieme all’assessore Andruccioli e agli uffici il percorso amministrativo adeguato che possa consentire ai proprietari di strutture turistiche ricettive ormai in disuso di accogliere i lavoratori”. 

L’avviso del Comune e la successiva convenzione

I proprietari di alberghi chiusi ma ancora agibili, o che comunque ritengono di ‘convertire’ temporaneamente la propria struttura, potranno rispondere all’avviso dell’amministrazione comunale. “L’eventuale disponibilità - precisa Andruccioli - potrà essere concretizzata successivamente mediante specifica convenzione tra le parti, proprietari degli alberghi disponibili all'alloggio temporaneo di lavoratori stagionali e datori di lavoro del personale impiegato nel comparto turistico e richiedente alloggio temporaneo”. Il Comune si farà garante del prezzo da pagare per l’alloggio che dovrà avere un limite massimo: l’ipotesi su cui si sta lavorando è di circa 400-450 euro al mese, tra i 13 e i 15 euro al giorno, per tutta la durata della stagione.

Cevoli: “Primi anche nell’accoglienza dei lavoratori”

Secondo Luca Cevoli si tratta di “un progetto di dignità lavorativa che ha l’obiettivo di permettere alla città di Riccione di essere prima non solo nell’accoglienza dei turisti ma anche dei propri lavoratori. Una comunità se sa prendersi cura dei propri colleghi e dipendenti compie un grande passo per il benessere di chi accoglie e di chi viene accolto”. 

Federalberghi Riccione si propone come possibile soggetto gestore e come garante della buona gestione, di decoro, pulizia e sorveglianza degli edifici. Cevoli non esclude comunque che, al di là del progetto che viene costruito con l’amministrazione, alcuni albergatori possano decidere di dedicare alcune camere della propria struttura all’accoglienza dei lavoratori. “Avrebbero la certezza di riempire un determinato numero di stanze e contribuirebbero a dare risposta all’emergenza alloggio dei dipendenti”. 


 

 

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