Ponte di Tiberio, 4 giugno dell’anno 2020. La pioggia accresce il silenzio ed il relax in un’area fino a qualche giorno fa epicentro del via vai di auto e moto. Ora non più.
Siamo nel salotto buono di Rimini.
Se fosse vero che dalle epidemie si esce migliori, l’umanità dovrebbe essere un distillato di ammirevoli qualità. Invece è pieno di teste di cazzo. Immuni (Davide Pioggia, glottologo corianese).
La mente divaga e si concentra su altro. Più attenzione ai bambini e agli anziani. Troppa a cani e gatti.
Rimini dimentica in fretta. Dopo Gnassi saran cassi…!
Se leggo le dichiarazioni dei redditi dei consiglieri comunali mi viene male. Morti di fame. I morti di fame non devono fare politica. Neppure i ladri. Paese di furbetti. Prostituzione diffusa a tutti i livelli. Consigli di amministrazione con gente che non sa leggere un bilancio. L’importante sono lo strapuntino e la pensione. Camera di Commercio, Banche cooperative, Province, Comuni. Siamo sempre in campagna elettorale. La politica costa. Chi lavora deve avere un ritorno economico. Non credo al volontariato.
Il Trc è una bufala spaventosa voluta dai komunisti. Cemento e plastica al mare.
I bambini e la fantasia. Castelli di sabbia.
Semiotica, la spada del bambini. Paolo Fabbri 43, una via a Bologna già c’è dedicata a questo nome, partigiano ricordato anche da un LP di Guccini.
Rurali sempre.
Enrico Santini