La XXXVIII edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato, uno degli appuntamenti d’autunno più importanti e più frequentati del settore nell’intero panorama nazionale, è pronta ad “apparechiare” una gustosa cinquina. Domenica 30 ottobre è in programma il quinto ed ultimo appuntamento con il prezioso tuber magnatum pico, ovvero sua maestà il tartufo bianco pregiato. L’«oro dei boschi» è l’incontrastato re della tavola.
Secondo Brillat Savarin, uno dei padri della gastronomia, “se i tartufi costassero meno nessuno vorrebbe saperne, e il loro profumo diventerebbe puzzo”.
Il territorio dell’Alta Valmarecchia – e Sant’Agata Feltria in particolare – sono una delle zone più vocate d’Italia) dell’«oro dei boschi». Per questo il borgo della Alta Valmarecchia in occasione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco pregiato si trasforma in cucina per realizzare piatti di alto valore gastronomico, che sprigionano inebrianti aromi ben lontani dalla globalizzazione che spesso travolge anche a tavola, per salvaguardare l'integrità del nostro ambiente.
Sant’Agata Feltria si prepara a rapire tutti i visitatori con il profumo intenso e unico del tartufo bianco pregiato e il suo gusto inimitabile. Inoltre propone la valorizzazione di prodotti tipici, selezionando le eccellenze del territorio.
Sant’Agata Feltria grazie alla Fiera e al Tartufo è sempre più meta internazionale di blogger, chef, esperti di enogastronomia, giornalisti. Grazie ad un’idea avviata anni fa, l’iniziativa “Tartufaio per un giorno” porta nel borgo dell’alta Valmarecchia esperti, curiosi ed appassionati da tutto il mondo per una dimostrazione di ricerca del tartufo con il tartufaio santagatese Sauro Podestà e il suo cane springer Chicco, prima di degustare il tartufo nelle sue diverse e gustose varianti nei ristoranti della zona. Gli ultimi ad approdare in questa fetta di alta Valmarecchia sono stati tre gruppi di canadesi.
Cronaca
15:22 - Cattolica