Un Natale all’insegna della normalità quello appena trascorso a San Patrignano. “Una normalità di cui avevamo estremamente bisogno - spiega il presidente della comunità Alessandro Rodino Dal Pozzo – Il Natale passato era stato pieno di restrizioni, mentre quest’anno siamo riusciti a godercelo di più, nello stile San Patrignano, all’insegna di quegli abbracci che lo scorso anno erano mancati. Una piccola normalità che è stata possibile anche grazie alla terza dose di vaccino a cui si sono sottoposti tutti coloro che erano nella condizione di farlo”.
Fra le note liete anche i tanti ragazzi che hanno potuto trascorrere il loro primo Natale in comunità. Dei circa 1000 ospiti presenti, per 231 di loro sono state le prime festività trascorse a San Patrignano, dato che sono entrati nel corso del 2021, seguendo tutte le procedure Covid. “Non potendo spalancare le porte la giornata del 24 ai nuovi ingressi, ci siamo organizzati per aiutare quanti più ragazzi e ragazze nel mese di dicembre per fargli vivere il Natale in un clima di festa e di famiglia. Penso soprattutto a quei ragazzi che diversamente lo avrebbero trascorso in carcere o in strada in totale solitudine”. Per loro il calore di una festa che da sempre profuma di famiglia, iniziata con settimane di anticipo fra gli addobbi in salone e per i viali e la preparazione dei classici piatti natalizi, su tutti i cappelletti del 25. Menù curati in ogni minimo dettaglio e resi possibili grazie alla generosità di Iper, la grande i. A scaldare i cuori anche il ritorno della classica consegna dei doni la notte del 24, con ogni ragazzo che si è visto consegnare delle borracce termiche donate dalle Ambasciatrici della comunità, a sottolineare l’importanza della cura e del rispetto dell’ambiente.
Causa covid anche quest’anno non sono potuti essere della festa i tanti ex ragazzi che sono passati per San Patrignano e che avrebbero voluto vivere assieme alla comunità questo magico momento. Da sottolineare in positivo, invece, i tanti ragazzi che si sono reinseriti nell’arco del 2021. “E’ una gioia immensa vedere che in questo ultimo anno hanno fatto ritorno a casa ben 204 fra ragazze e ragazzi - conclude Rodino – Si tratta di una vittoria in primis per loro e poi per tutti noi, certi che da ogni situazione di dipendenza ci si può rialzare. Fra l’altro il 75% di loro si è reinserito con un lavoro, cosa non proprio semplice in questo momento storico”.